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La sera del 23 febbraio un dipendente del bar La Ciocco in Galleria XXV Aprile, intervenuto per fermare un’aggressione di fronte al locale, era stato picchiato selvaggiamente a pugni calci e ferito al volto con un bicchiere da una banda di giovanissimi. Trasportato all’ospedale maggiore, dove tuttora è ricoverato, aveva subito la perdita di un occhio. Oggi sono stati comunicato l’arresto dei quattro responsabili, tre dei quali minorenni, da parte dei carabinieri e la loro carcerazione a seguito dei provvedimenti emessi dai giudici per le indagini preliminari del tribunale di Cremona e del tribunale dei minorenni di Brescia su richiesta della procura della Repubblica di Cremona.  Decisive ai fini dell’inchiesta sono state la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e le testimonianze raccolte dagli avventori del locale che avevano assistito all’aggressione. La vicenda aveva suscitato una vasta emozione in città e moti di comprensibile indignazione per la gravità del fatto e per il rapido succedersi di episodi di violenza in centro città, che avevano visto protagonisti gruppi di giovanissimi.

Il dibattito aveva assunto anche connotati politici essendo stata messa in discussione la sicurezza urbana. Tra gli altri era intervenuto il presidente della Commissione regionale attività produttive Marcello Ventura, che tra le proprie competenze include anche la sicurezza sul lavoro, il quale aveva rimarcato la necessità di tutelare non solo i cittadini in genere, ma in particolare i lavoratori sottolineando ”il segnale evidente di una situazione ormai fuori controllo, che mette a rischio l’incolumità di chi, svolgendo il proprio lavoro, contribuisce alla vivacità economica e sociale della città”.

”È doveroso sottolineare come la sicurezza sul lavoro non riguardi solo l’ambiente interno delle  attività, ma anche il contesto urbano in cui queste si inseriscono. Non possiamo tollerare che lavorare  di sera significhi esporsi a rischi inaccettabili, né possiamo pensare che le istituzioni locali restino a  guardare mentre si susseguono episodi di violenza che minano la serenità di cittadini e lavoratori. A tale scopo – aveva concluso Ventura – ho avviato importanti interlocuzioni col Prefetto di Cremona”.

 

 

 

 

 

 

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