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Ieri pomeriggio la Provincia di Cremona ha disposto la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto di polo logistico su via Sesto in seguito alle nostre osservazioni mandate a inizio luglio (in calce all’articolo  il link del documento). Oltre al Comitato Cemento Picenengo anche Legambiente e gli enti pubblici coinvolti (Asst, Arpa, Soprintendenza, Come e Provincia) avevano chiesto integrazioni progettuali all’azienda proponente che sono state ritenute non sufficienti dai tecnici della Provincia.
Il Comitato di Picenengo accoglie favorevolmente la decisione presa dai tecnici della Provincia che richiedono studi più approfonditi (che si accoda a quanto deciso da Regione Lombardia per il progetto Cardaminopsis qualche mese fa, anche in quel caso era stata confermato la VIA) e chiede ora alla politica una presa di posizione sulla questione del consumo di suolo e della proliferazione di poli logistici nel nostro territorio. Per i progetti di Picenengo è mancata totalmente una corretta informazione ai cittadini, ora il Comitato auspica che anche grazie alla VIA sia possibile aprire un dibattito e dare una corretta informazione ai cittadini che saranno interessati dall’edificazione di questi poli alle porte della città, sia per quanto riguarda il polo commerciale che per il polo logistico. La stessa Regione Lombardia ha recentemente approvato una legge per disciplinare la proliferazione degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale, eppure la politica tutta sembra tacere per quanto riguarda i poli logistici a Cremona, a Picenengo come a San Felice, lasciando ai comitati il compito di informare adeguatamente i cittadini a Picenengo. ”Auspichiamo quindi che si apra un dibattito e che si possa parlare apertamente dei benefici che questi poli porteranno ai cittadini che vivono i territori, mettendo al primo posto la salute delle persone e il rispetto dell’ambiente” dichiarano i referenti del Comitato.

 Il Comitato Cemento Picenengo aveva inviato all’Amministrazione provinciale di Cremona, Settore Ambiente e Territorio, un documento contenente le osservazioni sul procedimento di verifica di assoggettabilità a Valutazione d’Impatto Ambientale del progetto di realizzazione di una piattaforma ad uso logistico nel Comune di Cremona,  nella frazione Picenengo, nell’area del Piano Attuativo denominato CR27. La ditta che propone l’insediamento del polo logistsico è la Ways Advisory S.p.A. 

Il Comitato spontaneo di cittadini di Picenengo, in qualità di portatore di interessi puntuali e a tutela di  beni comuni per la collettività e le generazioni future, proponeva le proprie osservazioni in  seguito alle integrazioni istruttorie da parte di Ways Advisory S.p.A.

Il Comitato di Picenengo rilevava innanzi tutto come le sue osservazioni, quelle di Legambiente  e i lori riferimenti puntuali siano stati disattesi, liquidando la loro trattazione con la dicitura “L’istanza  di verifica di assoggettabilità a VIA e le relative integrazioni contengono gli approfondimenti afferenti  i temi posti. Tutti i punti trattati nei vari documenti sono stati inclusi per quanto dovuto nello Studio  Preliminare Ambientale in conformità a quanto richiesto dalla normativa applicabile”. 

”Non sono state fornite risposte puntuali alle nostre interrogazioni – scriveva il Comitdato – in particolare riferite agli impatti  ambientali, idraulici e socioeconomici, necessarie affinché il decisore possa definire in modo completo  ed esaustivo il quadro di riferimento del progetto e utili a soddisfare le esigenze di informazione della  popolazione.  Appare evidente che la ditta riconosca quali propri referenti e interlocutori esclusivamente gli enti  territoriali, escludendo di dare riscontro ai cittadini residenti e ai portatori di interesse locali.  Questo atteggiamento evidenzia una mancanza di correttezza e trasparenza nei confronti dei cittadini e degli stakeholder non istituzionali, che sono direttamente interessati dagli effetti del progetto. Questo  comportamento non solo rallenta il processo di valutazione dei diretti richiedenti, ma anche degli enti  decisori che non trovano puntuali riscontri a tutte le osservazioni presentate. Rappresenta inoltre una  evidente mancanza verso la cittadinanza che patirà gli effetti dei nuovi insediamenti e che dovrebbe al  contrario essere coinvolta attivamente e informata adeguatamente’. Pertanto, confermiamo la richiesta di un dialogo aperto, trasparente e inclusivo, che coinvolga non solo  le istituzioni ma anche i cittadini e tutti i portatori di interesse, garantendo la partecipazione attiva nei  processi decisionali e la piena accessibilità alle informazioni, che solo il procedimento di Valutazione  di Impatto Ambientale sarà in grado di garantire”.

 

Sotto il link del documento redatto dal comitato Cemento Picenengo, contenente le osservazioni relative al progetto, integrate con i punti  emersi dalle documentazioni supplementari fornite dalla ditta proponente.

 

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