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Trovo scandaloso il silenzio bipartisan che è calato sull’approvazione alla Camera della nuova legge condono cosiddetta Salva Milano fortemente richiesta da un sindaco, Giuseppe Sala, che si etichetta ‘green’. Un silenzio motivato da un voto appiccicoso come una melassa, soprattutto da “sinistra”. Come al solito la destra ha fatto la destra e la cosiddetta sinistra ha fatto, come spesso capita, la destra. A dimostrazione che in Italia esiste un bipolarismo solo di facciata e funzionale solo alla narrazione di chi vuole mantenere un posto comodo sulla poltrona.

Si scrive Elly, si legge Salvini. Si scrive “legge d’interpretazione autentica”, si legge condono, con un’ aggravante peró. La modifica proposta dal PD e votata insieme a FI, Lega, Fratelli d’Italia, IV e Azione ha trasformato una sanatoria che valeva per il passato in una legge che sarà valida anche per il futuro. E questa legge non varrà solo per Milano ma in tutta Italia. La legge salva Milano non salverà Milano, ma salverà dai processi i tecnici, dirigenti, funzionari comunali, e non solo, che hanno deformato le interpretazioni urbanistiche; salverà palazzinari e cementificatori senza scrupoli che hanno edificato palazzi di decine di piani facendoli passare per ristrutturazioni di piccole officine, senza pagare oneri e compensazioni ambientali o rispettare vincoli e tutele.

Dalle leggi ad personam di memoria berlusconiana si è passati alle leggi “ad sistema”, studiate per agevolare e garantire le rete di interessi, i fondi immobiliari a discapito dei cittadini. Più che un campo progressista, quello guidato dal PD, è un campo santo per tutte quelle inchieste che avrebbero  dato il via a nuova Mani Pulite dell’urbanistica.

Questo è il progressismo che aumenta le disuguaglianze, che espelle dalla Ztl chi ha un Isee basso. La Schlein con il suo partito rappresentano ormai l’inganno semantico di un progressismo di facciata, che si ferma alle parole, che bada alla postura ma che rinuncia a miliardi di oneri che sarebbero serviti per ristrutturare case popolari, riqualificare quartieri in stato di degrado e migliorare i servizi per la comunitá.

Per l’ennesima volta il Partito Democratico a guida Schelin vota come un qualsiasi PD a guida Letta, Gentiloni o Renzi. Per l’ennesima volta questo partito che ormai è riassumibile in una truffa semantica vota insieme a Meloni, Salvini, Renzi e Calenda. Lo ha fatto per le armi, per l’incremento delle spese belliche, sull’invio di nuovi strumenti di morte in Ucraina. Hanno gioito insieme al centrodestra per l’abolizione dell’abuso d’ufficio. Come a Roma cosí nella nostra Regione e provincia. Sempre a braccetto con quelli fanno il tifo per l’autostrada Cremona-Mantova, per gli inceneritori, per le logistiche, per il Tibre autostradale, per i rigassificatori , per gli impianti di biometano.

Così in Italia e così in Europa, dove quelli che tra i nostri confini vengono considerati fascisti, in Europa diventano compagni. In Europa appunto, dove Il Pd per anni ha avuto gente come Paolo De Castro responsabile alle politiche agricole e dove PD e socialisti hanno dato il via libera alla nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente esecutivo della Commissione europea.

Chi legittima questa classe politica anche attraverso alleanze territoriali è complice.

 

Marco Degli Angeli

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