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Se la guerra in Ucraina si allargasse ai Paesi aderenti alla Nato, tra i quali l’Italia, sareste pronti? ”Noi sì. Ma gli italiani, gli europei?”. La domanda è stata fatta ieri sera al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale Luca Goretti, al termine dell’affollata conviviale del Rotary Cremona Po, presidente Roberto Frosi, al Ristorante del Golf. La risposta, perentoria e spiazzante, è di quelle che non ammettono repliche, ma solo commenti. Uno su tutti: l’Aeronautica Militare Italiana è un’eccellenza nel mondo che ci protegge e garantisce a tutti noi la sicurezza, compresa la possibilità di bere uno spritz al bar, come ha sottolineato il relatore. Non altrettanto determinati sono i governi, non solo quello italiano, nel difendere un bene fondamentale, la libertà, che all’Occidente è assicurato dalla Nato,  l’ombrello difensivo che avrebbe evitato oltre un milione di morti in mille giorni di conflitto se a suo tempo il cancelliere tedesco Angela Merkel non avesso posto il veto all’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza per non urtare Putin. Che cosa accadrà in Ucraina? ”Lo sapremo il 21 gennaio col ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La decisione compete all’Onu che però oggi è totalmente assente”.

Per far capire ai rotariani di che pasta è fatto, Goretti, due lauree, ha raccontato un episodio che risale a quand’era ragazzo. Il padre gli chiese che voto avesse avuto in un compito in classe. ”Ho preso 8” rispose. Il genitore lo incalzò: ”Qual è stato il voto più alto?”. ”Nove”. ”Bene, stasera non esci”. ”Ancora oggi ringrazio mio padre che con quella lezione mi ha insegnato a dare sempre il massimo” ha chiosato l’ospite.

Il generale Goretti ha poi spiegato che cosa è accaduto da quando i carri armati hanno varcato il confine puntando su Kiev. ”Tutti i giorni voliamo sui cieli di Kalinigrad e incontriamo aerei russi – ha raccontato -. Là i nostri aerei si  confontrano con i russi e testano la loro capacità: è come un elastico che si tende, ma che non deve spezzarsi. I nostri piloti mantengono il controllo per evitare che accada l’irreparabile anche se prudono loro le  mani. Lo stesso fanno i miei colleghi francesi e inglesi. L’Aeronautica è una risorsa empatica al servizio dei piloti che svolge un ruolo basilare: la difesa dello spazio”. Se l’Ucraina non è stata rasa al suolo è grazie all’Aeronautica dei Paesi schierati a difesa di Kiev. Aerei Nato, compresi quelli italiani, sorvolano quotidianamente l’Ucraina e passano informazioni a scopo difensivo ai loro colleghi di quel Paese. E non passa giorno senza che aerei da guerra si avvicinino ai territori Nato.

L’Aeronautica italiana è un’Arma tecnologicamente all’avanguardia, merito soprattutto dell’attuale Capo di Stato maggiore che essendo stato direttamente impegnato nella guerra nell’ex Jugoslavia ha sperimentato l’inadeguatezza dei mezzi allora in dotazione, segnalata al tempo ai vertici militari. ”Oggi invece siamo all’avanguardia sotto tre profili fondamentali: l’innovazione tecnologica che si concentra a piazza Novelli a Milano, sede del Palazzo dell’Aeronautica e del Comando della 1^ Regione Aerea; la cultura, vale a dire il comando logistico, la manutenzione, i controlli, l’operatività; la formazione, indispensabile per affrontare le nuove sfide” ha spiegato il relatore.

Il generale Goretti è nato professionalmente con la caduta del muro di Berlino, un evento di portata storica che ha creato l’illusione di un mondo senza più guerre, svanita rapidamente e sostituita dalla consapevolezza che solo una difesa adeguata garantisce la pace. La situazione geopolitica si è ulteriormente complicata con i conflitti in corso alle porte della Nato, in Ucraina e in Medio Oriente, e il coinvolgimento diretto di una superpotenza, la Federazione Russa. Dal piano muscolare, strettamente militare, il confronto con avversari e nemici si è allargato ad altri settori.  La comunicazione è uno dei più importanti perché vede coinvolti soggetti occulti che con sforzi e mezzi limitati possono produrre danni enormi. Perciò il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha ingaggiato esperti di social network ”per mettere ordine nel mondo degli influencer” dove si veicolano false informazioni: ”Oggi la sfida è difendere i satelliti da minacce e boicottaggi. Lavoriamo di concerto con Stati Uniti, Francia e Giappone. Dal posizionamento dei satelliti sappiamo di che tipo sono, se sono ‘dormienti’ e che cosa fanno. Il mondo è cambiato ma la filigrana è la stessa e così pure sono le risposte, con la differenza che sono infinitamente più veloci, aiutati in questo dall’Intelligenza Artificiale”.

Tra i compiti di difesa affidati all’Aeronautica c’è la protezione del sistema a mosaico, formato da diversi tubi sui quali viaggiano le informazioni, e impedire che, come si dice in gergo, vengano ”spente le luci”. E in tal senso è fondamentale la ‘logistica di proiezione’. Rimarchevole è anche l’attività svolta durante l’emergenza pandemica, caratterizzata dalla movimentazione dei pazienti covid. Un’attività particolarmente efficace anche grazie all’esperienza fatta nelle zone dell’Africa flagellata dal virus ebola.

Altrettanto significativo è l’aiuto prestato dall’Aeronautica alle popolazioni colpite da alluvioni e alle persone in difficoltà. ”Ma quando ci tocca salvare l’idiota di turno che scala il Cervino durante una bufera, spero che lo lascino lì” ha detto Goretti.

L’ospite ha poi parlato con orgoglio di una sua ‘creatura’, un’assoluta eccellenza: l’International Flight Training School (IFTS), nata dalla collaborazione tra Leonardo e l’Aeronautica Militare italiana, centro avanzato di addestramento al volo dedicato ai piloti militari delle forze aeree di tutto il mondo che oggi conta 80 allievi e una lunga lista d’attesa. E ha aggiunto: ”I piloti sono come bambini, devi dire loro che cosa fare e che cosa non fare”.

Altro vanto dell’Aeronautica Militare sono le Frecce Tricolori, pattuglia acrobatica composta da 11 aerei che nel 2023 ha festeggiato il centenario di fondazione dell’Arma, ”un anno strepitoso”, contrassegnato dalla festa a piazza del Popolo presenti 120mila persone, 320mila durante un fine settimana a Pratica di Mare, dove si sono alzati in volo aerei del 1931, e la trionfale trasferta negli Stati Uniti dove sono stati sopraffatti dall’entusiasmo della comunità italiana.

Il generale Goretti ha infine lanciato uno sguardo sul futuro: la tecnologia fa passi da gigante ed è impegnata nella progettazione di aerei e droni. L’Italia ha presentato con successo a francesi e giapponesi l’aereo del futuro progettato da un gruppo eterogeneo di tecnici, che affiancherà Eurofighter e F35. La ricerca tecnologica ha positive ricadute anche in ambito civile: è stata realizzata con Technogym una tuta che fornisce dati di postura che deve avere lo sciatore. E altri esperimenti in vista della conquista della luna sono indirizzati sulla fertilità in assenza di gravità.

L’ospite, che aveva prontamente accettato l’invito rivoltogli da Carlo Contri, socio rotariano, ha infine ringraziato il  Rotary Cremona Po: ”Occasioni come queste sono preziose perché servono a farci conoscere e a trasmettere informazioni corrette. Non sprechiamo un euro di ciò che riceviamo e il nostro lavoro è indispensabile per  garantire pace e sicurezza al Paese”.

Vittoriano Zanolli

Sotto il link con la biografia del generale Luca Goretti

Biografia GEN SA_Goretti_Italiano

 

 

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