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La Baldesio è tenuta a rendere pubblici non solo i bilanci della società, ma anche verbali e relative delibere consiliari. Così ha stabilito oggi il giudice Benedetta Fattori nell’udienza richiesta dal Consiglio direttivo della società canottieri. Finora era stato negato l’accesso al socio Alberto Corazzi perché ritenuti ”documenti non amministrativi”.  Il magistrato, esplicitando quanto contenuto nella sentenza pronunciata lo scorso 30 dicembre, ha respinto questa tesi obbligando la Baldesio a consegnare tutti gli atti, a partire dal 2024, come richiesto dallo stesso Corazzi e procedendo a ritroso, non dal 2019 come voleva il Consiglio direttivo, oggi in udienza rappresentato dal presidente Alberto Guadagnoli, affiancato dal legale Federico Tresoldi. In tribunale era presente anche Corazzi, assistito dal suo legale Andrea Mina.

L’azione legale avviata dalla Baldesio, approdata a un nulla di fatto, ha ritardato di due settimane l’esame dei bilanci, dei verbali e delle delibere. ”Ho dovuto spendere 2.500 euro di oneri legali che pago volentieri personalmente0 nell’interesse di tutti i soci per avere pieno accesso agli atti – commenta Corazzi – mentre l’onorario dell’avvocato della Baldesio sarà saldato con le quote dei soci. Attendo fiducioso l’esito dell’impugnazione della sospensione ingiustificata di sei mesi dalla società, inflitta nei miei confronti dal Collegio dei probiviri, ricorso che ho depositato lo scorso 29 gennaio. Mi riservo di chiedere in seguito i danni”.

Lo scorso anno Corazzi aveva scritto una pec alla Baldesio chiedendo che fossero pubblicati i verbali del Consiglio, dato che l’ultimo atto accessibile risaliva a febbraio. ”Da giugno 2024 a oggi non ho più letto nulla – precisa Corazzi -.Da qui la mia  diffida al Consiglio e ai Probiviri.  Ricordo sommessamente che in campagna elettorale e subito dopo le elezioni Presidente e Consiglio avevano annunciato che avrebbero pubblicato tutti i documenti, facendo della Baldesio una casa di vetro. La loro parola d’ordine era trasparenza. Anche in virtù di quegli impegni, l’attuale ostinazione è incomprensibile. I verbali dovrebbero essere motivo di orgoglio per gli amministratori perché documentano l’attività gestionale di cui il Consiglio dovrebbe andare fiero”.

Corazzi spiega come intende procedere: ”Voglio avere gli originali. Li leggerò e li registrerò.  Giunti a questo punto,  i verbali del consiglio direttivo saranno i primi documenti che chiederemo. Pur di negarci di usare il nostro scanner, hanno accettato di farci le fotocopie gratuitamente quindi la Baldesio non incasserà i 10 centesimi a copia che io se fossi stato amministratore avrei voluto. Ma abbiamo punti di vista molto diversi su come si gestisce una società. In ogni

caso, cominceremo lunedì a vedere la documentazione partendo dal 2024 e non dal 2019, come pretendevano Guadagnoli e Tresoldi. Questa ulteriore udienza ci ha dato ragione su tutto e quindi noi soci pagheremo ancora una volta inutilmente la parcella di Tresoldi”.

 

Vittoriano Zanolli

”Accesso negato agli atti”, condannata la Baldesio

 

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