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“Cremona non può stare alla finestra per la prossima candidatura a ‘Città della Cultura’ 2028. E’ per questo che rivolgo un caloroso appello a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione per avviare un percorso virtuoso e condiviso per arrivare a questo importantissimo traguardo. Cremona con la liuteria, con la musica, con la grande arte visiva e con l’infinito patrimonio librario manoscritto e a stampa ha tutte le caratteristiche per avere questo riconoscimento: un volano fondamentale anche per la nostra economia, come ha dimostrato l’esperienza di Bergamo e Brescia. Non possiamo provare”. Lo afferma Alessandro Portesani, capogruppo di ‘Novità a Cremona’ in Consiglio comunale e già candidato sindaco per il centro destra.

“Di questo – spiega Portesani – ho già parlato con i senatori Renato Ancorotti e Silvana Comaroli che hanno espresso il pieno appoggio all’iniziativa. In queste ore sono in contatto con altri rappresentanti istituzionali che hanno espresso il loro incondizionato appoggio a questa proposta. Siamo assolutamente a lavorare insieme e trasversalmente con tutti coloro che governano Cremona e la sua provincia e con tutte le forze economiche: il cui apporto è pressoché fondamentale in operazioni come queste”

“Credo – continua il rappresentante di ‘Novità a Cremona’ – che si debba replicare il modello vincente che ha portato al riconoscimento nazionale del Monteverdi Festival dove ci si è tolti la casacca di partito e si è lavorato, con una sola voce, per il bene del territorio e della città. Un mio appello va, in particolare, al sindaco di Cremona Andrea Virgilio e a tutta la sua Giunta comunale. Noi ci siamo!”.

“Mi sembra quasi pleonastico ricordare tutto il patrimonio che noi, come comunità cremonese, possiamo mettere sul piatto della bilancia. A partire dalla liuteria che è già sito immateriale del patrimonio dell’umanità  dell’Unesco e tutto l’universo antico e moderno che ne fa un ‘unicum’ a livello mondiale. Per non parlare della musica. Monteverdi, creatore del melodramma e la costante presenza a Cremona di Giuseppe Verdi sono due colonne non solo della storia musicale mondiale ma di quella storia con la ‘S’ maiuscola che tutti i paesi ci invidiano da sempre. E ancora l’arte. A partire dai resti archeologici conservati, passando per un medioevo che ha lasciato capolavori ad ogni angolo della città. Per proseguire con il nostro magnifico Rinascimento e Manierismo srotolato in tutte le chiese di Cremona con scuole pittoriche di grandissimo livello: studiate in tutte le università. E per concludere con il patrimonio librario. Abbiamo una delle più importanti collezioni di testi manoscritti e miniati provenienti dalla Cattedrale. Imponenti sono poi le raccolte di volumi appartenenti alla Biblioteca Statale di Cremona. Tante. Tantissime anche le figure storiche. I Visconti e gli Sforza su tutti. I grandi scienziati vissuti fino all’epoca contemporanea”.

”Insomma – conclude Portesani – non ci manca nulla per essere competitivi. Va solo tutto messo a sistema. E poi serve remare, con forza e con convincimento, in un’unica direzione per il bene di Cremona”.

L'Editoriale

Edoardo Raspelli

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