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Alla vigilia delle elezioni amministrative dello scorso anno, Pd e Fratelli d’Italia avevano chiesto al consiglio d’amministrazione di Padania Acque di dimettersi anticipatamente rispetto alla scadenza naturale per dar modo alla nuova assemblea dei sindaci di nominare amministratori di loro gradimento. La risposta negativa del presidente Cristian Chizzoli e dell’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi, condivisa dalla maggioranza del consiglio non è servita da lezione ai soliti noti che hanno tentato di nuovo di collocare persone di loro fiducia nei posti chiave della più ambita azienda partecipata dagli enti pubblici della provincia di Cremona. E’ accaduto giovedì scorso 8 maggio all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio. All’ordine del giorno c’era anche la nomina di cinque revisori dei conti. Il presidente della Provincia Roberto Mariani ha proposto la sua cinquina. Il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha chiesto la sostituzione di uno dei cinque con un altro professionista. Apriti cielo. Mariani, che contava sull’appoggio del Pd, dei bertusiani e dei meloniani si è opposto, forte del 57 per cento del capitale sul quale pensava di contare e che gli avrebbe permesso di spuntarla. L’assemblea è stata sospesa ma la trattativa per trovare un accordo è fallita. Mariani ha spiegato ai sindaci presenti (complessivamente il 97 per cento del capitale) che il candidato alla presidenza del collegio dei revisori dei conti non era disposto ad accettare sostituzioni all’interno della sua squadra. Prende la parola Gianni Rossoni che per superare lo stallo propone la proroga degli attuali revisori. La sua proposta viene messa ai voti  da Chizzoli ed è approvata e in tal modo si superano le due proposte contrapposte, quella di Bongiovanni e quella di Mariani che perde le staffe.

Ed ecco il comunicato di Padania Acque in cui non c’è traccia dello scontro avvenuto in assemblea.

”Un utile netto di 3,4 milioni di euro, interamente destinato a riserva per investimenti; un Margine Operativo Lordo pari a 30,4 milioni, che rispetto al 2023 è cresciuto di quasi sette punti percentuali, e 13 milioni di euro di investimenti. Numeri che delineano gli ottimi risultati conseguiti da Padania Acque e che vengono riportati nel bilancio di esercizio 2024, approvato all’unanimità dal 93,02% del capitale sociale nel corso dell’Assemblea dei Soci che si è tenuta nella serata di giovedì 8 maggio presso gli spazi della Fiera di Cremona.

Nella sua relazione agli azionisti, il presidente Cristian Chizzoli ha sottolineato che gli investimenti effettuati hanno promosso lo sviluppo sostenibile del territorio, contribuendo a potenziare, rinnovare ed efficientare l’infrastruttura funzionale all’erogazione del Servizio Idrico Integrato. «Negli ultimi esercizi, ha ricordato, la Società ha messo in atto una completa trasformazione, assumendo la gestione operativa di tutto il comparto idrico provinciale da parte delle amministrazioni comunali e delle società patrimoniali. Un obiettivo raggiunto mediante l’implementazione delle linee di sviluppo strategico e operativo correlate a una adeguata crescita economico-patrimoniale e organizzativa».

L’assemblea è proseguita con l’intervento dell’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi che ha evidenziato la crescita dei margini industriali e l’innalzamento dell’utile lordo, dati che attestano la solidità aziendale. «I principali indicatori finanziari e patrimoniali e i risultati di gestione danno conto dell’ottimo lavoro svolto dalla governance e da tutto il personale di Padania Acque. Gli investimenti convergeranno sempre più verso le logiche introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (PNIISSI), per i quali Padania Acque ha già candidato progetti complessivamente pari a 90 milioni di euro».

Il direttore generale Stefano Ottolini ha presentato gli importanti risultati del bilancio e i dati relativi alla gestione, che segnano ulteriori progressi nello sviluppo industriale di Padania Acque. «Il valore aggiunto generato, superiore a 41 milioni di euro, in aumento del +6,46% rispetto al 2023, e l’incremento di quasi 2 milioni di euro del margine industriale lordo (+6,96%), evidenziano un significativo miglioramento nella gestione operativa dell’azienda; condizioni che consentono di ulteriormente incrementare la capacità di autofinanziare nuovi investimenti».

 

 

 

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