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A proposito di decoro urbano. Ecco in quali condizioni versa da tempo via Ettore Sacchi, proprio dietro piazza Marconi.  Costeggiando la cancellata dell’asilo nido comunale (comunale, è bene sottolinearlo) i marciapiedi sono al limite dell’impraticabile. Cumuli di foglie secche, ciuffi di erbe infestanti, cartacce, bottigliette di plastica di ogni tipo, lattine.

Uno spettacolo desolante. Quasi che il servizio di pulizia strade e marciapiedi sia stato in ferie per tutto agosto e non abbia ancora ripreso la sua attività.

Nei giorni scorsi una sommaria pulizia è stata fatta, ma ad oggi la situazione è quella mostrata dalle foto.

Certo, i problemi di Cremona sono ben altri e ben più pressanti. Ma anche questo è indice dell’attenzione nei confronti della città. Tanto più che di manutenzione, pulizia, decoro, rigenerazione urbana ci si è riempiti la bocca in campagna elettorale e non solo.

La realtà è questa, documentata dalle foto. Una città ancora e sempre più abbandonata a se stessa. Sporca, trascurata. Per nulla accogliente.

E pensare che in queste vie possono transitare i turisti diretti al Museo del Violino. Per dire, non ci troviamo ai confini della realtà, in luoghi sperduti, lontano dagli occhi dell’Amministrazione e dei turisti (luoghi che, intendiamoci, meritano comunque attenzione e cura).

Verrebbe, con malizia, da dire che se questo è il buongiorno che si vede dal mattino, le premesse per un cambio di rotta ancora faticano ad affiorare. Tanto più che, stando alle segnalazioni dei cittadini, non è certo la sola via Ettore Sacchi a necessitare di maggiore attenzione.

Ma qui c’è l’aggravante: siamo a due passi dal centro e siamo a ridosso di un asilo comunale. E’ questa la prima lezione che vogliamo dare ai più piccoli?

 

Federico Centenari

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