Carneade, chi era costui? Forse un Presidente qualunque di una qualsiasi Provincia italiana, noto per l’ambizione di interpretare il proprio ruolo come quello di Presidente di una grande potenza mondiale? Spiace rilevare che, se pure l’ambizione è tanta, il contesto generale e le capacità individuali non sembrano paragonabili. Fuor di metafora, un conto è tentare di spaccare l’Europa, un altro è rischiare di distruggere la Provincia (a colpi di tangenziale).
E’ vero che Carneade sosteneva che la ragione non è di per se stessa un vantaggio, in quanto può essere utilizzata sia a fin di bene che a fin di male. Non poteva però sapere, lui che a Cremona non c’era mai stato, che tra le nebbie della pianura anche il dono della ragione, così come quello della Regione, magari si perde per strada.
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