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La vicenda della polemica tra Alessandro Portesani e Luciano Pizzetti sulla questione del “governo-ombra” a Cremona mi spinge a formulare delle considerazioni critiche sulla vicenda su cui intendo fare alcuni appunti. Cominciamo dal modo in cui il giornale  “La Provincia” sta illustrando la questione: francamente non mi piace, anche se vuol sembrare umoristica, la metafora “calcistica” con cui la stampa si approccia al problema. Capisco che bisogna invogliare i lettori a comprare il giornale d’estate quando l’attenzione inevitabilmente cala ma non mi sembra per niente opportuno affrontare in questo modo una questione che attiene ad un tema molto serio: il rapporto tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale e, indirettamente, il rapporto del consiglio stesso con l’opinione pubblica cittadina.

Aldilà del fatto che possa trattarsi di una idea brillante o meno, quella del “governo-ombra” è una procedura che si adotta in casi come quelli del governo del Regno Unito, dell’Australia o della Germania; per cui non ci vedo niente di male nel proporla, fatte le debite proporzioni, anche nel nostro piccolo: in questo modo, la cittadinanza, che si lamenta di non trovare riscontro alle proprie richieste nella Giunta, potrebbe avere un referente preciso cui appellarsi, senza inondare subito i social di sterili lamentele. 

 In un passaggio della intervista rilasciata a “La Provincia” del 29 luglio, Pizzetti, inoltre, rimbrotta Portesani di usare sempre nelle sue interlocuzioni la definizione “giunta Virgilio-Pizzetti” o “ Pizzetti- Virgilio”: Bene; e allora perché ad un intervento di Portesani che chiama in causa i progetti della nuova Giunta, non risponde il sindaco legittimamente eletto, Virgilio, o al più, la vicesindaca Romagnoli ma lo stesso Pizzetti? La gente comune si domanda, a questo punto, chi sia il vero sindaco, se Virgilio o Pizzetti, che rischia con il suo comportamento paradossalmente di danneggiare la figura del sindaco. L’ex parlamentare di lungo corso è un politico di fondata esperienza e sa benissimo che il compito di un presidente del Consiglio comunale non è quello di difendere e coprire comunque le scelte della maggioranza al governo della città ma quello di essere il garante della correttezza e dell’equilibrio delle relazioni tra maggioranza ed opposizione, in quanto presidente di TUTTO il Consiglio comunale.

In poche parole, mi aspetterei che, fatto salvo questo intervento di Pizzetti, d’ora in poi le interlocuzioni avvenissero tra il sindaco Virgilio e il capo della principale opposizione, se non l’unica, alla nuova maggioranza.

In ogni caso, spero che, terminate queste polemicuzze estive, si metta mano ai progetti che la nuova Giunta ha ampiamente promesso in sede di campagna elettorale e che ci si attende diano una svolta positiva al governo della città. 

 

Vincenzo Montuori

L'Editoriale

Mino Boiocchi

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