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Il progetto per il recupero della chiesa dei Santi Marcellino e Pietro è stato ufficialmente ammesso alla fase 2 del bando “Progetti Emblematici Maggiori 2025” promosso da Fondazione Cariplo, con un contributo massimo concedibile di 2.200.000 euro. La proposta, presentata dalla Parrocchia dei Santi Giacomo e Agostino in partenariato con il Comune di Cremona, la Diocesi di Cremona, la Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli e il Politecnico di Milano, potrà così diventare realtà.

Un riconoscimento importante per un progetto che coniuga valorizzazione culturale, restauro architettonico e innovazione musicale, avviato nel 2021 attraverso un percorso di coprogettazione con il coinvolgimento di 46 studenti del Politecnico del corso Architectural Preservation Studio, provenienti da tutto il mondo, che hanno studiato come dare nuova vita alla chiesa dei Santi Marcellino e Pietro. L’edificio, significativa testimonianza dell’architettura sacra lombarda tra Cinque e Seicento, sarà oggetto di interventi strutturali e impiantistici che ne garantiranno la sicurezza e la funzionalità. Il cuore del progetto è la creazione di un auditorium dedicato anche e soprattutto alla musica barocca, destinato ad accogliere stabilmente il Monteverdi Festival, manifestazione di assoluto prestigio internazionale promossa e organizzata dal Teatro Ponchielli.


Oltre a preservare un bene storico-artistico di grande valore, il progetto permetterà di restituire alla città un nuovo spazio per la musica, le arti e la partecipazione culturale, flessibile e adatto anche a conferenze, eventi e attività cittadine, nel pieno rispetto della sacralità del luogo.

L’accordo tra la Parrocchia e il Comune di Cremona prevede il comodato d’uso gratuito della chiesa per trent’anni, in cambio del cofinanziamento comunale e della gestione della manutenzione ordinaria dello spazio. Il Comune contribuirà con 750.000 euro in tre anni (150.000 euro nel 2025, 300.000 nel 2026 e 300.000 nel 2027), garantendo così la sostenibilità economica dell’intervento.

“Il sostegno di Fondazione Cariplo rappresenta un risultato straordinario per Cremona – hanno dichiarato il sindaco Andrea Virgilio, l’assessore alla Cultura Rodolfo Bona e l’assessore al Turismo Luca Burgazzi. È un investimento non solo economico, ma di sistema: la conferma di una visione condivisa tra istituzioni pubbliche, religiose, accademiche e culturali, che unisce tradizione e futuro, spiritualità e cultura. La città guadagna un nuovo spazio identitario, che consentirà di valorizzare la nostra offerta culturale e di consolidare il prestigio e l’importanza del Monteverdi Festival in una sede suggestiva di assoluta eccellenza”. 

Nei prossimi mesi, i partner del progetto lavoreranno all’approfondimento che porterà alla redazione del progetto esecutivo e alla formalizzazione del partenariato, che sarà presentato entro ottobre 2025. Fondazione Cariplo attiverà, nel frattempo, un servizio di assistenza tecnica esterna per supportare le verifiche di cantierabilità e copertura economico-finanziaria.

Dichiarazioni delle istituzioni coinvolte:

    • don Gianluca Gaiardi, incaricato per i Beni Culturali e l’ediliza di culto della Diocesi di Cremona: «L’ammissione alla seconda fase del Bando di Fondazione Cariplo degli Emblematici Maggiori 2025 del progetto: “Il culto della musica al centro della città” per il recupero della chiesa di San Marcellino è un ulteriore passo avanti di un percorso lungo e laborioso iniziato già da tempo, di cui non possiamo che essere felici. È un progetto che parte da lontano, a seguito di una profonda riflessione sul senso del riuso che vogliamo dare a questi spazi. Non si tratta di semplice cambio di destinazione, ma di un atto di rispetto e riconoscenza verso la natura sacra di questo luogo, che si sta realizzando nel migliore dei modi: attraverso il dialogo e il confronto aperto con la società civile e con il mondo della cultura, nell’intenzione di restituire a quei luoghi una forma di “presenza” pur nella diversità della funzione».
  • don Irvano Maglia, parroco moderatore dell’Unità Pastorale Cittanova: «A nome dell’unità pastorale Cittanova, esprimo riconoscenza alla Diocesi, al Comune di Cremona, alla Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli, al Politecnico di Milano, alla società Abstract di Casalmaggiore, per aver colto il valore e l’opportunità di istaurare una collaborazione concertata per la valorizzazione della chiesa dei santi Macellino e Pietro rendendo possibile l’ammissione alla fase 2 del bando di Fondazione Cariplo degli Emblematici maggiori 2025. Per la comunità parrocchiale non si tratta di cedere un bene prezioso ricevuto dalla tradizione, ma di individuare un percorso per la sua valorizzazione. Da tempo ormai nella chiesa non si svolgono celebrazioni liturgiche, data la vicinanza alla chiesa parrocchiale di S. Agostino e alla chiesa del patrono S. Omobono. Così, con il passare delle generazioni, è sempre più esposta al rischio di deperire non solo dal punto di vista strutturale, ma anche nel riconoscimento da parte della città del valore religioso e di generazione di cultura che storicamente ha caratterizzato questo edificio».
  • Andrea Nocerino, sovrintendente del Teatro Ponchielli: «La musica è esperienza cosciente che si compie nel fluire del tempo e nello spazio acustico: una lezione fondamentale di Sergio Celibidache, che ha dedicato la sua vita a esplorare il carattere irripetibile del fenomeno percettivo, situandolo nel contesto e nel suo sviluppo metrico. In questa prospettiva, la Chiesa di San Marcellino non sarà solo un contenitore architettonico, ma uno strumento acustico che trasformerà ogni esecuzione in un evento unico, incarnato nello spazio e nella coscienza dello spettatore. Affidare a questo luogo un ruolo centrale nel Monteverdi Festival e nelle progettualità culturali della città di Cremona significa valorizzare la dimensione fenomenologica dell’ascolto, restituendo alla musica una natura fortemente vitale: collettiva nell’esperienza, ma individuale nella percezione».

 

  • Angelo Landi e Fabio Antonacci, Politecnico di Milano: «Il coinvolgimento del Politecnico di Milano nell’ambito del progetto valorizza il ruolo che il mondo accademico può giocare per il benessere della società: i due dipartimenti coinvolti (Dipartimento di  Architettura e Studi Urbani e Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) supporteranno infatti le fasi di progetto e di cantiere per individuare nuove prospettive di ricerca tra le istanze di tutela della chiesa e l’adeguamento acustico dell’auditorium. La chiesa sarà anche un luogo di formazione per gli studenti dell’ateneo che, a vari livelli, potranno confrontarsi con le esigenze concrete della città, un investimento anche sulle future generazioni». 

 

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