Le indagini sono partite da un’ispezione fiscale nei confronti di una società della provincia di Cremona operante nel settore della pubblica informazione, che, tra il 2017 e il 2019, avrebbe ottenuto 850.000 euro di fondi pubblici grazie a fatture false. Tali risorse, secondo gli accertamenti, sarebbero poi state trasferite a due società sportive dilettantistiche.
Un altro filone ha evidenziato come 385.000 euro destinati a progetti formativi siano stati impiegati in modo illecito. Inoltre, tre società – tra cui una con sede in Bulgaria – avrebbero riciclato circa 380.000 euro provenienti da malversazioni.
I controlli fiscali estesi fino al 2024 hanno portato alla luce ulteriori irregolarità: 2 milioni di euro di costi indeducibili, 200.000 euro di Iva non versata e fatture inesistenti per oltre 820.000 euro.
L’operazione dimostra l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare le frodi ai danni dello Stato e nel tutelare le risorse pubbliche, agendo in sinergia con la magistratura per colpire i responsabili di evasione e appropriazione indebita.