L’annuncio del presidente della Provincia Signoroni, che grazie alla concessione di 23 milioni di euro (fondi previsti dal PNRR ) riprenderà slancio l’iter per la realizzazione del nuovo Istituto Racchetti, in fase di stallo da circa 12 anni, per i socialisti cremaschi merita qualche considerazione. Da quanto anticipato, non appare chiaro, per esempio, se tale somma sia da considerarsi aggiuntiva a quella già messa a disposizione dall’Inail (11.750.000 euro), oppure no. In ogni caso rispetto alle ipotesi iniziali, ai progetti in itinere, ai costi stimati, nonché agli interlocutori finanziari, il nuovo quadro supera la risposta dataci dallo stesso Presidente, nell’aprile 2021, ad una nostra istanza, testualmente affermante che ‘Il quadro economico dell’intervento è stato approvato il 06/05/2020 da MIUR ed Inail. Nel luglio 2020 è stato affidato a Centro Padane Srl l’incarico per la progettazione di fattibilità tecnico-economica che è in corso di esame. Lo stato di avanzamento della procedura rappresentata, nonché delle norme in cui è collocato l’intervento, è già di per sé chiarificatore, escludendo spazio per soluzioni alternative’.
La revisione progettuale dell’insediamento, a nostro avviso, non può escludere, ostinatamente, solo la riconsiderazione della localizzazione del Liceo scolastico, presso il quartiere di San Bartolomeo, fonte sin dalla sua individuazione di perplessità motivate. A questo proposito sarebbe dunque doverosa una aggiornata discussione in consiglio comunale, ove nel 2013 la maggioranza di centro sinistra, approvò una mozione contraria alla ubicazione del complesso scolastico lungo via Libero Comune, disinvoltamente ignorata negli anni successivi nei confronti con la Provincia. Oggettivamente a nostro parere, andrebbero riconsiderati tutti gli aspetti economici, viabilistici ed urbanistici della scelta in itinere, rispetto alle possibili alternative quali per esempio quella da valutare seriamente è il recupero della costruenda scuola ex CL, in liquidazione a prezzi notevolmente ribassati, oppure quella di edificare il nuovo polo scolastico nell’area nord est di Crema, soggetta a rigenerazione urbana.
Il nostro auspico è che l’Amministrazione comunale non si limiti alla semplice ratifica delle decisioni altrui, ma negli atti di propria competenza,sostenga con determinazione gli indirizzi dei piani pianificatori della città. Una collocazione logisticamente inadeguata sarebbe incoerente con la condivisibile idea di riunire le tre sedi attuali del Liceo Racchetti-da Vinci, da sostenere quindi, in un contesto con accessi facilitati, spazi pubblici adeguati e soprattutto non già congestionato dal traffico.
Virginio Venturelli
Comunità socialista cremasca
Alberto Gigliotti
PSI