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All’indomani delle celebrazioni del 2 giugno, ancora clima di festa e di gioia in piazza del Comune in occasione della cerimonia per il 165° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Locale alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose cittadine, dei rappresenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dei Comitati di Quartiere – accolti dal vice commissario Juirin Frigeri e dal vice commissario Corrado Gerevini. Erano inoltre presenti il cappellano del Corpo della Polizia Locale don Pier Codazzi e un folto gruppo di alunni delle scuole primarie di Cremona.

Dopo che il vice commissario Flavia Baldari e l’agente scelto Andrea Germanà con il Gonfalone del Comune, il vice commissario Matteo Tosio e l’assistente esperto Federico Antonioli con il Labaro della Polizia Locale, decorato con onorificenza della Regione Lombardia, oltre ad una rappresentanza operativa e del gruppo motociclista, si sono sistemati nelle postazioni loro assegnate, la cerimonia si è aperta con l’esecuzione dell’Inno nazionale eseguito dalle allieve e dagli allievi delle classi IV A e IV B della Scuola primaria Trento e Trieste accompagnati dagli insegnanti Annalisa Rizzi, Sonia Rancati, Federica Spadafora, Marta Bolzoni e Andrea Campisi.

A seguire un breve saluto di monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona, dopo il quale ha preso la parola il comandante Luca Iubini. Nel ruolo di
speaker della cerimonia il vice commissario Jurin Frigeri ha quindi invitato sul palco l’assessore alla Sicurezza Santo Canale per il saluto e il discorso.

È intervenuto infine il sindaco Andrea Virgilio: “Oggi più che celebrare, voglio dirvi grazie. E voglio farlo con parole semplici, dirette. Perché il vostro lavoro merita verità, presenza, attenzione. Siete il primo volto che i cittadini incontrano dell’Amministrazione comunale. Chi ha un problema, una domanda, una difficoltà, spesso non viene in Comune. Parla con voi per strada. Vi chiede aiuto, vi chiede di esserci. E voi ci siete. E questa non è solo una funzione tecnica. È umanità. È prossimità. È relazione. Questa cosa si vede. Vi vedo lavorare nei parchi, davanti alle scuole, allo stadio, ai concerti. Vi vedo negli incroci, quando piove, quando c’è confusione, quando tutto è calmo e anche quando tutto è un caos. Vi vedo durante gli eventi, allo stadio, a gestire il traffico, alla fiera di San Pietro, ai Giovedì d’estate, vi vedo nel presidio di piazza Roma, al mercato, vi ho visto l’altra notte a presidiare palazzo comunale durante il gioioso assalto dei grigiorossi. Ma ugualmente vedo solo una piccola parte della vostra presenza in città. Perché la verità è che vi si chiede di essere ovunque: in centro, in periferia, nei mercati, nei quartieri, a rispondere a ogni tipo di situazione, anche la più pratica e banale. E non è sempre facile. Lo sappiamo tutti: oggi fare l’agente di polizia locale è più difficile di ieri. Viviamo un tempo in cui c’è tanta fretta, tanto nervosismo, e — diciamocelo — anche tanta maleducazione. Viviamo nell’epoca in cui il ruolo educativo è sempre degli altri, mai attribuito a sé. Viviamo un’epoca nella quale le regole valgono sempre per l’altro e mai per se stessi. C’è chi vi parla con arroganza, chi vi tratta con sufficienza, chi vi vede come un ostacolo e non come un aiuto. E a volte, purtroppo, non sono i giovani quelli da educare, ma gli adulti. Questa è la verità. E va detta. Ecco perché sono orgoglioso della vostra divisa. Perché non è solo una divisa di controllo, di sanzione, di regole. È una divisa che racconta un’idea di città, di rispetto, di comunità. Una divisa che parla di ascolto, di dialogo, di una presenza che rassicura, non che spaventa. L’altro giorno, passando per piazza Stradivari, ho visto alcuni di voi con un gruppo di
bambini. Una scena bellissima, semplice ma piena di senso. Quella è la città che vogliamo. Una città dove un agente può tenere per mano un bambino, può parlare con lui di legalità, può aiutarlo a crescere. Ed è quello che fate anche nelle scuole, nei progetti sull’educazione stradale, sulla cittadinanza attiva, persino sulla violenza di genere; anzi su questo state dentro alla vita ferita delle donne e di tante persone. Sono percorsi tanto invisibili quanto carsici, profondi, che danno l’orgoglio della divisa che portate e delle persone che siete. Sì, anche lì ci siete. E ci siete non solo nei casi difficili, ma nella prevenzione, nella cultura, nella formazione. È lì che si semina il cambiamento. E tutto questo — questa visione ampia del vostro ruolo — non sarebbe possibile senza un lavoro di squadra”.

”È fondamentale il vostro rapporto quotidiano con le forze dell’ordine. E per questo voglio ringraziare pubblicamente il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri e il Comandante della Guardia di Finanza. La loro collaborazione, la loro presenza costante, la loro disponibilità sono preziosissime per la nostra città. Lavorare insieme fa la differenza. Sempre. Naturalmente, tutto questo impegno non può stare solo sulle vostre spalle. Come amministrazione ci siamo e ci saremo.
Stiamo investendo sul personale, sulle dotazioni tecnologiche, sulla centrale operativa. E lo facciamo perché ci crediamo. Non come favore, ma come dovere. Abbiamo anche scelto, e lo ribadisco oggi con forza, di mantenere una presenza politica costante nella vostra sede. Perché esserci fisicamente, esserci anche con un vostro collega che temporaneamente detiene un incarico politico, non è un gesto simbolico. È un segnale. E i segnali contano. Un grazie speciale, lo voglio dire, va al Comandante Luca Iubini. Grazie per la tua guida ferma, concreta, intelligente. Grazie per come stai dentro le cose. Con equilibrio, con attenzione, con rispetto. E con la capacità di tenere insieme la visione e il dettaglio. È una qualità rara. E grazie a tutti voi, alla vice comandante Sonia Bernardi che in questi primi mesi della
mia amministrazione ha gestito situazioni importanti e delicate. Grazie agli agenti. Grazie per il lavoro silenzioso, paziente, spesso sottovalutato, ma fondamentale.
Voi siete custodi della convivenza, del rispetto, della dignità urbana. E se Cremona è una città viva, ordinata — lo è anche grazie a voi. Lo è anche grazie ai vostri colleghi che non ci sono più, che hanno tracciato la storia della polizia locale cremonese, che hanno lasciato tanto in tema di ricordi, amicizie, umanità. Che sono un po’ come l’aria, perché quando mancano senti tutto il peso della loro assenza. Quindi oggi non celebriamo solo un anniversario. Oggi ci riconfermiamo una fiducia reciproca. Voi nella città. E la città in voi”.

Prima della consegna dei riconoscimenti, sempre le alunne e gli alunni delle quarte A e B della scuola primaria Trento e Trieste hanno eseguito due canzoni, che loro stessi hanno presentato: Un pezzetto di terra e Supereroi, quest’ultimo famoso brano di Mr. Rain.Un’esibizione molto apprezzata e applaudita. La cerimonia è proseguita con il conferimento degli encomi e delle parole di lode per il particolare impegno e risultato nelle attività di servizio.

Il prefetto Antonio Giannelli e il sindaco Andrea Virgilio hanno consegnato dncomio, nastrino e medaglia al sovrintendente Alberto Guerrini “Perché durante un servizio di prossimità, il 2 febbraio 2024, interveniva in corso Campi per contenere una persona alterata e fuori controllo che aveva aggredito dei passanti. Nel tentativo di tutelare i cittadini veniva coinvolto in una colluttazione e ne pativa lesioni. Riusciva tuttavia, con l’ausilio dei colleghi, a immobilizzare la persona per il successivo trasporto al Comando”.

Il questore Ottavio Aragona e il sindaco Andrea Virgilio hanno a loro volta conferito Parola di lode, pergamena e nastrino agli agenti Federico Rollo, Domenico Caliendo, Luca Marchisio, Nicoletta Scalabrini e Marco Pagliari “Perché con professionalità intervenivano in ausilio al collega Alberto Guerrini per contenere e immobilizzare una persona in fortissimo stato di agitazione garantendo l’incolumità della stessa e riuscendo a tutelare i passanti”.

Parola di lode, pergamena e nastrino anche all’agente Andrea Germanà, all’assistente Claudio Barbieri e all’assistente esperto Ilario Udeschini “Per la professionalità dimostrata nel gestire il controllo di un ragazzo che, il 10 giugno 2024, si trovava in grave stato di alterazione psicofisica a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti. Nonostante l’ostatività della persona, riuscivano a rivenire 24 grammi di hashish,documenti di identità rubati e condurla al Comando per le procedure di rito”.

Il riconoscimento è stato conferito dal sindaco Andrea Virgilio e dal comandante Luca Iubini.

Parola di lode, nastrino e pergamena sono stati poi conferiti dall’assessore Santo Canale e dal comandante Luca Iubini al personale come di seguito elencato.
Agente scelto Roberto Maffezzoni (per lui il riconoscimento è stato ritirato dal vice commissario Corrado Gerevini, responsabile dell’unità operativa di riferimento) e agente Saini Jaskirat “Perché, in seguito alla denuncia verbale di una madre, preoccupata per la figlia minore allontanatasi da casa volontariamente dopo un diverbio, senza fare ritorno dopo oltre 8 ore, il 17 gennaio 2024, si adoperavano in un’abile attività di indagine, anche con il supporto dei social, a ritrovare la giovane in provincia di Brescia”;

Agenti Riccardo Chioda e Angelo Bufano (per quest’ultimo il riconoscimento è stato ritirato dal responsabile della relativa unità operativa, vice commissario Giordano Argento) “Perché, il 13 ottobre 2024, intervenivano prontamente sul teatro di una lite violenta tra un gruppo di giovani e un addetto alla sicurezza di un centro commerciale cittadino impedendo che la stessa fosse portata ad ulteriori conseguenze, riuscendo a fermare due degli aggressori, favorendo le successive indagini che hanno portato all’individuazione di tutti i responsabili e alla denuncia degli stessi all’autorità giudiziaria”;

Agente Ciro Formicola “Perché nell’ottobre 2024 contribuiva ad un’indagine tesa all’individuazione di persone responsabili di estorsione ai danni di alcuni soggetti fragili. L’attività si concludeva con l’arresto di uno dei responsabili”.

Dopo gli encomi e le parole di lode, la signora Ilaria Mantovani, in ricordo del padre agente di Polizia Locale Cesare, ha consegnato un buono libro allo studente meritevole Elia Fornasari, allievo della classe II A della Scuola primaria “Bianca Maria Visconti”. Il premio è stato ritirato dagli insegnanti Roberto Corbari e Vincenzo Altomari accompagnati dall’agente scelto Fabio Vasini, referente per l’educazione stradale della scuola di via Giuseppina. I compagni di classe di Elia, presenti in piazza, hanno salutato con un applauso fragoroso.

Quest’anno, in occasione della celebrazione della costituzione del Corpo della Polizia Locale, si è voluto condividere con alcuni giovanissimi studenti la conclusione del loro significativo percorso di “sicurezza stradale”. Il riconoscimento di “Pedone provetto” se lo sono meritati alunne e alunni della III A e III B della Scuola primaria “Realdo Colombo”.

L’assessore Santo Canale e il comandante Luca Iubini lo hanno consegnato agli insegnanti Massimiliano Ciocca e Maria Teresa Russo.

Un particolare ringraziamento è andato agli insegnanti Letizia Kakou, Alessandro Mandarini ed Elisa Ferrata presenti in piazza del Comune con i loro allievi. Alle alunne e agli alunni delle classi V A e V B della Scuola primaria “Realdo Colombo” è stata assegnata la patente di “Ciclista provetto”. Il riconoscimento è stato ritirato dagli insegnanti Franco Gamba ed Emanuela Patrone.

Lo stesso percorso formativo in aula sulle regole del Codice della strada e poi la prova pratica per le vie cittadine, guidati dagli agenti dell’Unità di Educazione stradale – che da anni si dedicano con impegno e professionalità alla formazione di studenti di scuole di ogni ordine e grado – è avvenuto alla Scuola primaria S. Ambrogio. La patente di “Ciclista provetto” è stata consegnata agli insegnanti Elisabetta Gaimarri e Luigi Romani.

Infine, le patenti da ciclista personalizzate sono state date agli insegnanti Rosario Patti e Mariangela La Pira perché le consegnino a bambine e bambini che frequentano le classi quinte della Scuola primaria S. Ambrogio.

Un riconoscimento, ritmato da un sentito applauso, è andato infine a bambine e bambini delle classi della Scuola primaria Trento e Trieste che si sono esibiti nel corso della cerimonia dimostrando la loro bravura in campo musicale: a ritirare il premio sono stati la maestra Carolina Ferrata e il maestro Maurizio Campisi.

Terminata la cerimonia in piazza del Comune, coordinata dal commissario capo Nicola Bruneri, l’assessore alla Sicurezza Santo Canale, il comandante della Polizia Locale Luca Iubini, con una scorta di agenti in alta uniforme, presente il Labaro del Corpo, si sono recati al Civico Cimitero per la tradizionale deposizione di una corona di alloro al monumento in ricordo degli agenti.

Nella foto centrale la deposizione della corona al cimitero

Sotto la locandina con le attività più significative svolte dalla Polizia Locale

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