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”Il voto dei Consigli comunali non può essere disatteso dai sindaci o dai loro rappresentanti”. L’ha detto Luciano Pizzetti, presidente del Consiglio comunale di Cremona, nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza nel formato della Commissione, l’11 dicembre, rispondendo a una domanda rivoltagli da Alessandro Portesani capogruppo della lista civica Novità a Cremona. Si discuteva della modifica dello statuto di Padania Acque. È noto ciò che è accaduto in occasione dell’assemblea dei sindaci, convocata il 18 dicembre per l’approvazione del bilancio e anche per la variazione dello statuto. In quel frangente, il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e quello di Sergnano Mauro Giroletti hanno disatteso il voto, che è vincolante, espresso dai consigli comunali, che avevano approvato la variazione, e si sono astenuti.

A tale proposito, i consiglieri comunali di Sergnano, Gian Paolo Samarani e Paolo Franceschini, hanno presentato un’interrogazione.  Ecco il testo.
Premesso che:
● In data 02 dicembre 2025, il Consiglio Comunale di Sergnano si è espresso all’unanimità conferendo mandato positivo al Sindaco in merito alle modifiche dello Statuto di Padania Acque;
● Tale votazione rappresentava un atto di indirizzo politico chiaro, condiviso da tutte le forze presenti in assise, volto a tutelare gli interessi della comunità nel rapporto con la società partecipata.
Appreso che:
● In sede di assemblea dei soci di Padania Acque, il sindaco Mauro Giroletti, diversamente da quanto stabilito dal mandato consiliare, ha espresso il proprio voto di astensione in merito alla suddetta variazione statutaria.
Considerato che:
● Il Sindaco, nelle assemblee degli enti partecipati, agisce in veste di delegato del Consiglio comunale, al quale spetta la funzione di indirizzo e controllo;
● Un’astensione non motivata a fronte di un mandato favorevole unanime appare come una scelta che lede la sovranità e la dignità dell’intero Consiglio, indebolendo la posizione politica del Comune di Sergnano nei confronti della società partecipata.

TUTTO CIÒ PREMESSO, SI INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE:

1. Quali siano le motivazioni tecniche o politiche che lo hanno indotto a non dare seguito al mandato ricevuto dal Consiglio Comunale.

2. Se siano intervenuti fatti nuovi o elementi di criticità tra la seduta del Consiglio e la votazione in assemblea che non sono stati comunicati ai capigruppo.

3. Se non ritenga che tale comportamento mini il rapporto di fiducia e collaborazione tra la Giunta e il Consiglio Comunale, organo quest’ultimo sovrano nell’espressione degli indirizzi amministrativi.

Si richiede l’inserimento della presente interrogazione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale utile.

Sotto il link del video contenente la dichiarazione espressa da Luciano Pizzetti durante la riunione dell’Ufficio di presidenza.

https://youtube.com/shorts/yGi82KsD_6M

Sotto il link della registrazione della seduta dell’Ufficio di presidenza dell’11 dicembre. La dichiarazione di Pizzetti è ai minuti 29/30.

Modifica dello statuto di Padania Acque: umiliati i Consigli comunali, il livello più basso della politica locale

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