“E tutto è ancor più vergognoso in quanto l’assessore allo sport Zanacchi in commissione aveva affermato che il primo lotto era stato completato e che il secondo sarebbe partito lo scorso aprile smentendo categoricamente la mancanza di sorveglianza e garantendo che il Comune avrebbe vigilato costantemente, per una manutenzione è regolare. Mio nonno in cariola, caro Zanacchi”, dice Portesani. “Ora si viene a sapere che lo stesso spiega che non saprà quando potrà riaprire. La piscina resta chiusa, i lavori procedono a rilento e senza un piano comunicato ai cittadini, e l’impianto risulta inaccessibile. Nel frattempo, Forus continua a incassare regolarmente i canoni pagati dai cittadini cremonesi, pur erogando solo parzialmente il servizio”.
“Il danno si riversa su tutti i cremonesi. Chi può permettersi l’iscrizione a una società sportiva troverà alternative. Ma per tante famiglie cremonesi l’unica prospettiva sarà restare al caldo, senz’acqua e senza risposte. Questo è il risultato di una gestione che, tra Comune e Forus, ha prodotto solo promesse. I cittadini meritano trasparenza e soluzioni concrete”.
“E’ da tempo – spiega Chiara Capelletti presidente della Commissione di vigilanza – che la minoranza chiede il cronoprogramma dei lavori, anche per la Commissione di vigilanza dello scorso 25 marzo. Da parte della maggioranza nulla è arrivato. Solo silenzio. Questo è il ‘brillante’ risultato”.
“Nella nostra interrogazione – chiosano i firmatari – chiediamo che la Giunta spieghi: lo stato e tempistiche reali dei lavori; eventuali relazioni ricevute da Forus; la valutazione di penali contrattuali per inadempienze; le misure compensative per gli utenti; un giudizio sull’attuale gestione e la revisione dell’affidamento alla luce delle criticità emerse. E pretendiamo che le risposte siano precise e concrete e non il solito fumo a cui questo esecutivo ci ha abituato e ha abituato soprattutto i cremonesi costretti sempre a pagare di tasca propria l’inefficienza di questa Giunta e di questa amministrazione”.