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Una disamina conferma che progetti di impianti di biogas, tenuti segreti in fase iniziale sul nostro territorio provinciale, hanno portato solo traffico, rumore, odori sgradevoli, rifiuti. Questi impianti hanno trasformato l’economia dei luoghi e violato la bellezza della campagna, saccheggiata da interessi finanziari, cementificata, inquinata da mezzi pesanti, pesticidi, rogge contaminate e refluodotti che attraversano chilometri di campi, col benestare del Dunas.

Perche falliscono i progetti di biogas e biometano?

Parliamo di  un’analisi retrospettiva dei progetti andati male negli ultimi quindici anni a cura di Mario Rosato. In linea di massima, un impianto di biogas dovrebbe essere sempre redditizio a prescindere dagli incentivi tariffari, altrimenti come si spiega che nel mondo esistono oltre 40 milioni di piccolissimi impianti, perlopiù privi di ogni tecnologia, in funzione malgrado non ricevano alcun tipo di sovvenzione statale? Eppure, osserviamo un calo del numero di impianti costruiti ogni anno, e alcuni che sono stati chiusi o che operano a regime ridotto. E molti imprenditori si lamentano di non avere raggiunto la redditività attesa.

Analisi critica delle cause tecniche degli insucessi

La due diligence e la Valutazione di Impatto Ambientale non garantiscono il successo. Tali procedure si concentrano su aspetti finanziari e amministrativi, assumendo che i presupposti di calcolo e le scelte progettuali siano corretti, cosa che, almeno nell’esperienza professionale, raramente si verifica. Le conclusioni sono basate su presupposti falsi che però talvolta possono rivelarsi veri, ma per puro caso. E questo spiega perché la maggioranza degli impianti funzioni malgrado abbia grosse carenze progettuali e venga gestita con metodi piuttosto approssimativi.

Pregiudizi cognitivi e valutazioni superficiali degli investitori

Tali situazioni si verificano più spesso quando gli investitori non sono imprenditori agricoli e quindi assumono fatti che un vero agricoltore o allevatore valuterebbe molto attentamente. L’esempio più ricorrente nei progetti di biogas portati avanti da gruppi di capitali: assumere che si possa comprare qualsiasi quantità di sottoprodotti in qualsiasi momento e al prezzo ipotizzato nel business plan.

Pregiudizi cognitivi e valutazioni superficiali di progettisti e promotori

Negli ultimi quindici anni molte aziende si sono proposte come progettiste e costruttrici di impianti di biogas, per fallire poco dopo. Il fatto che un soggetto sia stato in grado di progettare e costruire un impianto fotovoltaico o un manufatto in calcestruzzo non garantisce che sia capace di progettare, e soprattutto di far funzionare, un digestore.

Ecco una serie di errori.

♦️ Non adottare la norma UNI 10458 in fase di redazione del contratto.

♦️ Redigere i business plan su dati di produttività “da letteratura”

♦️ Il potenziale metanigeno (Bmp) delle biomasse non è una “costante universale” che si può prendere da un manuale

♦️ Non fare un’indagine preliminare per identificare la fonte di inoculo anaerobico più adatta per l’avviamento dell’impianto.

♦️ Adottare dati di Bmp misurati con metodi non biologici

♦️ Assumere che ciò che funziona o ha funzionato altrove possa funzionare ugualmente in un determinato contesto

Una frase conferma tali pregiudizi sbagliati: “In Germania ci sono mille impianti uguali che vanno benissimo”-

♦️ Assumere che i risultati ottenuti in passato in un dato impianto si verificheranno anche in futuro.

..gli impianti “invecchiano”
…la qualità delle biomasse varia…
…diversa qualità delle partite di sottoprodotti da diversi fornitori (perfino casi di truffa)
variazioni stagionali della qualità delle biomasse (umidità, ossidazione, proliferazione di muffe);
… fattore umano (personale più o meno addestrato o diligente);
….riduzione graduale della Sma dell’ecosistema batterico

♦️ Scelta sbagliata della tecnologia di digestore e della dieta

♦️ Componenti “griffati”: acquistare i componenti principali (cogeneratore, pompe, sistema di alimentazione) da aziende ritenute “prestigiose” rappresenta sicuramente un maggiore costo iniziale ma non garantisce il successo dell’investimento.

♦️ Sovradimensionamento non necessario

♦️ Incompetenza del gestore o del “biologo”

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/bio-energie-rinnovabili/2025/01/07/perche-falliscono-i-progetti-di-biogas/86485

Ecco alcuni esempi sul nostro territorio di scelte prese a danno dei cittadini e a loro insaputa
– Pieve San Giacomo
-https://www.facebook.com/share/p/18K3xSSiV6/

– Torre De’ Picenardi
– https://www.facebook.com/share/p/1Eednvx8yh/
– agnadello
– https://www.facebook.com/share/p/15fDKMEkXj/

 

Maria Grazia Bonfante

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