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L’eccezionale  livello di polveri sottili ed in particolare delle PM10 nei giorni appena successivi al Capodanno dovrebbe indurre chi si preoccupa dell’ambiente ad alcune riflessioni sui reali motivi dell’inquinamento dell’aria a Cremona. Anche perché in questi giorni di automobili ne abbiamo viste girare poche,  la fabbriche hanno ridotto l’attività, di Cesio non si sente più parlare, le mucche sono quelle di prima, molti cremonesi sono andati in vacanza, a Milano non si può più fumare all’aperto eppure l’inquinamento dell’aria ha raggiunto livelli mai visti durante tutto l’anno.

L’unica possibile spiegazione per tutto questo è certamente  legata alla tradizione padana, in particolare alla consuetudine di mangiare cotechino e lenticchie per la cena  dell’ultimo dell’anno. Pensiamoci bene, il cotechino deve bollire diverse ore e quindi tutto il vapore della cottura, impregnato di effluvi grassi, proprio non ce la fa ad alzarsi ad una altezza superiore a quella delle colonnine che registrano la qualità dell’aria, formando anche una sorta di barriera che impedisce ai gas prodotti dalla fermentazione intestinale delle lenticchie ingurgitate a tavola di disperdersi verso l’alto.

Non ci credete? Aspettiamo i dati relativi all’inquinamento dell’aria dopo  il carbone della Befana e finalmente sarà chiaro a tutti cosa è necessario fare per salvare il Pianeta.

 

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