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Troviamo sconcertanti e fuorvianti le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale, Luciano Pizzetti, quando afferma che la “minoranza della minoranza consiliare” (espressione tipica di chi si sente superiore) ha cambiato idea. 

Cambiato idea proprio no, visto che proporre di bonificare un’area disastrata è coerente con i contenuti della delibera consiliare n. 21 del 10 aprile 2019, il cui dispositivo letteralmente prevede ”la realizzazione di interventi in ambito ambientale”.

Inoltre ricordiamo al Presidente che il famoso ufficio di presidenza si è svolto il 28 ottobre e non il 17 dicembre e che l’argomento è stato trattato a sorpresa, non essendo il tema contenuto nell’ordine del giorno.

Va da sè che i consiglieri, eletti da poco e non in possesso della delibera del 2019, abbiano avuto le reazioni riportate dal nostro Presidente. Scopriamo adesso che quello che ci era sembrato un puro scambio di opinioni era invece e nella sostanza un’espressione di parere, un mandato alla Giunta di modificare la suddetta delibera consiliare del 2019.

Ma quello non era un Ufficio di presidenza con funzioni di commissione!

Pizzetti è abile nel girare le frittate, ma ciò che noi, “minoranza della minoranza”, mettiamo in discussione non è il percorso da lui delineato per individuare i progetti da realizzare, ma le proposte che egli stesso ha presentato alla stampa, tra l’altro ancor prima che  il percorso da lui  suggerito fosse giunto a conclusione.

Infatti dal 28 ottobre 2024 cala il silenzio fino a quando agli inizi di questo mese non appaiono le dichiarazioni con le quali Pizzetti suggerisce come utilizzare le risorse provenienti dal processo Tamoil, scatenando le immediate reazioni dei partiti di opposizione, delle associazioni ambientaliste e dei cittadini. 

Ed ecco che, dopo questo turbinìo di annunci e prese di posizione, il 14 marzo i consiglieri comunali ricevono  la  nota con la quale viene convocato l’Ufficio di presidenza, con funzione di commissione, quindi aperto al pubblico, per il 26 marzo, con all’ordine del giorno la  delibera predisposta dalla Giunta, che poi andrà votata nel consiglio comunale del 31 marzo, di modifica della precedente delibera n.21 del 10 aprile 2019, quella che vincolava i 2,4 milioni di euro ad interventi di carattere ambientale, da individuarsi da parte di una Commissione di valutazione, nominata da sindaco. La delibera non dice ”tecnica” e neppure dà indirizzi su come deve essere composta, diversamente da quanto sostenuto da Pizzetti.

Sembra che anche la nuova delibera mantenga lo stesso vincolo. L’unico problema è stabilire davvero in maniera condivisa come impegnare tali risorse per far sì che la nostra disastrata città e il suo territorio possano ricevere un qualche minimo beneficio.

E non crediamo lo possano avere migliorando il decoro e l’illuminazione di piazza Roma!

Invitiamo quindi chiunque sia interessato ad essere presente il 26 marzo, alle ore 18, in sala gruppi consiliari del nostro palazzo comunale.

 

Paola Tacchini

coalizione Movimento 5 Stelle & Cremona Cambia Musica

 

 

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