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Oggi in Lombardia solo 7 case di comunità rispettano tutti i criteri minimi previsti dal decreto ministeriale n. 77. Lo evidenzia il monitoraggio Agenas sullo stato delle case di comunità in Lombardia nel secondo semestre 2024, distribuito in Consiglio regionale dall’assessore Guido Bertolaso durante la risposta a una interrogazione presentata dal gruppo regionale del Partito Democratico.

Si tratta delle case di comunità di Saronno (Varese), Borgo Palazzo a Bergamo, Sant’Omobono Terme (Bergamo), Zogno (Bergamo), Villa d’Almè (Bergamo), Varese e Arcisate (Varese).

“Significa che nessuna delle case di comunità in provincia di Cremona, ad oggi, rispetta i criteri minimi – commenta il consigliere dem Matteo Piloni e prosegue – Sempre secondo il monitoraggio, meno di 3 case di comunità su 10 sono aperte 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Il 90% risulta sprovvisto di pediatra e l’84% non garantisce la presenza di un infermiere per l’intera giornata, 12 ore al giorno 7 giorni su 7. E stiamo parlando solo delle 130 strutture ad oggi realizzate, molte meno delle 216 previste dall’iniziale programmazione”.

“Sono numeri che dicono molto e rappresentano il fallimento della Regione – attacca il consigliere dem -. Dopo tre anni dall’approvazione della legge regionale, parliamo del dicembre 2021, le case di comunità a pieno regime e con i requisiti minimi sono solo sette. Lo abbiamo sempre detto che sono scatole vuote, ma la realtà è anche più dura delle parole”.

“È incredibile che delle 216 case di comunità previste all’inizio ne siano in programma solo 187 e che ad oggi ne siano state realizzate solo 130 – prosegue Piloni – ma il peggio è che pochissime sono aperte realmente giorno e notte per l’intera settimana e pochissime hanno il pediatra o la continuità assistenziale, pochissime hanno un infermiere sempre presente durante la giornata. E tra quelle ancora da realizzare, oltre a quella prevista a Castelleone, c’è la casa di comunità di Cremona in viale Trento Trieste, stralciata dall’elenco dei finanziamenti del PNRR. Su questa, così come sulle altre stralciare, Bertolaso ha garantito le risorse regionali, ma ad oggi non abbiamo ulteriori riscontri”.

“Certo, il problema di carenza di personale non è solo lombardo, ma solo 7 case su 216 sì! – sottolinea il consigliere – E lo è soprattutto per il fatto che la mancanza di case di comunità complete e funzionanti è la ragione per cui i pronto soccorso sono ancora perennemente intasati e le persone non sanno dove andare a farsi curare se non in ospedale, allungando ulteriormente le liste d’attesa. E questo sì, è un problema soprattutto lombardo!”

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