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“Ben comprendo le parole stizzite che in queste ore il sindaco Virgilio mi rivolge. Deve essere infatti frustrante per un primo cittadino constatare che la città che amministra sia colpita da atti continui di violenza, perfino contro persone diversamente abili e come le azioni di contrasto messe in campo dalla sua Giunta risultino, nei fatti, del tutto insufficienti di fronte a un’emergenza che non fa dormire sonni tranquilli ai cremonesi”. Lo dichiara Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona in Consiglio comunale.

“Tutto nasce dal fatto che ho osato esprimere concetti chiari dopo l’incontro tra il Sindaco e il senatore di Fratelli d’Italia Ancorotti. Il primo è semplice: abbiamo sempre sostenuto l’importanza del dialogo istituzionale, esattamente come fa oggi Virgilio. Dunque è evidente che il Sindaco sia in una fase di confusione. Il secondo punto è altrettanto netto: tra noi e lui c’è una distanza siderale nella concezione della sicurezza. Noi siamo per il pragmatismo, per l’analisi dei fatti. Lui e il centrosinistra si sono nascosti per mesi dietro la retorica della ‘percezione’, mentre la città sprofondava in risse, rapine e aggressioni quasi quotidiane”.

“Sul tema della collaborazione – prosegue Portesani – abbiamo avanzato in ogni sede proposte e contributi concreti. Li abbiamo scritti, documentati, ripetuti. E sono stati puntualmente ignorati. La nostra voce, come quella di tutte le opposizioni, è stata trattata con sufficienza. Altro che spirito bipartisan”.

“Quello che però ha dell’incredibile – aggiunge Portesani – è che Virgilio, nel rispondere alle nostre denunce, cerchi di accreditarci come meschini da cda, buoni solo a chiedere poltrone. È un attacco che respingo con forza e che restituisco al mittente”.

“Il caso citato dal dottor Roberto Fiorentini è emblematico: si tratta di una figura di altissimo profilo, indipendente, con un curriculum culturale e professionale che lo rende il più qualificato tra i nominati. Plurilaureato con il massimo dei voti. Giornalista professionista, autore di opere di rilievo sulla storia civica di Cremona, già responsabile della comunicazione per enti istituzionali, politici e  culturali di prestigio, Fiorentini non ha mai chiesto né ricevuto sostegno politico. La sua candidatura è stata spontanea e autonoma. Quando mi è stato chiesto un parere istituzionale sul profilo, ho dato un giudizio basato esclusivamente sul merito. Punto. Altro che ‘confraternita delle poltrone’. Chi la frequenta davvero, e da tempo, è proprio il Sindaco. Virgilio ha infatti nominato nei cda esponenti di liste fuori dal Consiglio, con numeri da prefisso telefonico, frutto di accordi elettorali imbarazzanti. Alcuni di questi soggetti si erano persino dichiarati di centrodestra, prima di presentarsi nel salotto buono della città per offrire il proprio appoggio in cambio di visibilità. Virgilio ha pagato debiti elettorali, altro che collaborazione”.

“Infine – conclude Portesani – rivolgo un appello al presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti: è gravissimo che un sindaco affermi pubblicamente che un consigliere non è un suo interlocutore. Questo è uno sfregio istituzionale che non riguarda solo l’opposizione, ma tocca tutti i consiglieri. Pizzetti ha il dovere di intervenire: tutelare la dignità del Consiglio significa tutelare la dignità della città. Virgilio, invece, si comporta ancora come se fosse il Marchese del Grillo. Ma quei tempi sono finiti. E anche da un pezzo. Io continuerò a svolgere il mio ruolo con chiarezza e coerenza. Vigilando, denunciando, proponendo. Il resto, compresi i tentativi di ascrivermi alla Confraternita delle Poltrone, lo lascio volentieri a chi la conosce davvero. Fin troppo bene.”

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