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Dagli ultimi mesi del 2024 ad oggi i sostenitori del Movimento hanno  incontrato personalmente o contattato per e-mail tutte le istituzioni: l’Asst di Cremona, tutti i sindaci di tutte le città e paesi della provincia,  tutte le associazioni sanitarie, quartieri di Cremona, partiti politici, consiglieri comunali e sindaco di Cremona, per ancora una volta informarli della nostra contrarietà al nuovo ospedale targato architetto Mario Cucinella.
Non ci siamo fermati al dissenso che potrebbe essere ritenuto soggettivo, ma abbiamo proposto un progetto alternativo di riqualificazione sul quale intendiamo dibattere e sul quale possiamo provare che c’è una alternativa altrettanto valida alla costruzione di un  nuovo ospedale e con un enorme risparmio di denaro pubblico.
L’ultima carica istituzionale che abbiamo incontrato è stato il 13 febbraio scorso il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani.
Vogliamo rispondere al Presidente, con la seguente lettera e render noto ai cremonesi,  quanto pensiamo sia stato detto di utile da entrambe le parti e ribadire la nostra volontà di dialogo con tutti per ampliare il dibattito tra le istituzioni politiche e sanitarie su questo importante tema.
Rifiutiamo di accettare il silenzio della Direzione Generale dell’Asst di Cremona che da molti mesi non risponde ai nostri appelli e alle nostre legittime richieste, ritenendo che, come ebbe a dire il DG Ezio Belleri “indietro non si torna”.
Ancora molta acqua dovrà scorrere prima di riempire il “laghetto” termoregolatore dell’ambiente al centro del nuovo ospedale!
Enrico Gnocchi
Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona

Al Presidente della Provincia di Cremona  Roberto Mariani 

”La ringraziamo di averci ricevuto e concesso due ore del suo tempo per ascoltare le nostre  proposte in merito alla costruzione del nuovo Ospedale di Cremona. 

Dopo esserci presentati, abbiamo ripetuto, come in cento altri incontri, le nostre ragioni  che sostengono l’obiettivo che sta scritto nel nome del nostro movimento. Il nostro incontro ha avuto la finalità di informarla del nostro lavoro di opposizione, che  risale al luglio 2023, ma era anche finalizzato a consegnarle la lettera e il documento  cartaceo della proposta di un progetto, già peraltro inviato a lei e a tutti i sindaci della  provincia di Cremona come responsabili della salute dei loro cittadini. Il lavoro che abbiamo, e continueremo a fare, è spinto dalla consapevolezza che i  responsabili di questa decisione di un nuovo ospedale a Cremona non abbiano valutato in  modo oggettivo l’opzione di una riqualificazione, e di questo vogliamo informare i  cittadini quali veri fruitori dell’Ospedale. 

Come le abbiamo riferito, se ci sono documenti che provano il contrario, per trasparenza  verso i cittadini, devono essere resi pubblici nella loro interezza, e ogni cittadino ha il diritto  di contestarli e di proporre una alternativa con un progetto concreto che sostenga una tesi  contraria a quella sommariamente fatta da “professionisti” che, è pur lecito pensare, non  sono infallibili e anch’essi possono non aver considerato ciò che noi invece abbiamo  considerato valido e scritto in questa proposta di progetto. 

Le ribadiamo quindi quanto detto in riunione: se i responsabili della decisone di  costruire un nuovo ospedale sono sicuri che non ci sono alternative, non sarà per  loro impossibile che venga confermato da uno studio di professionisti non scelti dall’Asst che il nostro progetto non rispetta gli obiettivi tecnico-funzionali e con costi notevolmente inferiori al progetto vincitore di Cucinella .  

Lo studio professionale, verificata la plausibilità della nostra bozza di progetto, avrà  il compito di dettagliare un suo progetto di fattibilità tecnica ed economica che  maggiormente si avvicini alle caratteristiche tecniche-funzionali ed economiche del  progetto dell’architetto Cucinella. 

Se sono stati premiati con 200.000 euro i 4 migliori finalisti, e con 1.200.000 euro il  vincitore, del concorso internazionale vinto da Cucinella, non pensiamo sia  impossibile finanziare un compenso congruo per chi si vorrà cimentare con un concorso  di Idee (procedura prevista dal Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs. 36/2023) che  consente alla Pubblica amministrazione di raccogliere proposte progettuali  innovative per la realizzazione di opere pubbliche. Si tratta di una competizione  aperta a professionisti (architetti, ingegneri, urbanisti, ecc.) per individuare nuove  soluzioni tecniche, funzionali o estetiche) per poi verificare le migliori prestazioni e i  possibili minori costi rispetto al “progetto Cucinella”. 

Da una spesa di piccola entità potrebbe scaturire un risparmio mille volte superiore. 

In merito al fatto che la nostra proposta di un progetto non ha nessun valore in quanto non  è firmata da un professionista, vorremmo sottolineare che quanto lei ha detto in merito è una pietra tombale alla partecipazione attiva dei cittadini.

Il progetto di riqualificazione che abbiamo presentato è una proposta con una  soluzione tra le molte soluzioni possibili per riqualificare l’Ospedale e ha  cittadinanza presso la Corte dei Conti a cui intendiamo ricorrere nel caso non venga  riaperto un dialogo costruttivo tra il Movimento e la dirigenza dell’Asst di Cremona.. 

A sostegno della nostra ipotesi abbiamo il consenso di 6.000 firme, e una proposta concreta che abbiamo sottoposto alla Direzione Generale dell’Asst di Cremona, a tutti i  sindaci della provincia di Cremona ed ora anche a Lei affinché venga smentito  confrontandolo, se veramente esiste, con un documento che presenti precisi e verificabili  calcoli che provino l’impossibilità di riqualificare, e con costi superiori e con più anni di  lavoro. Documento sempre citato dai dirigenti dell’Asst, ma mai reso pubblico. 

La ringraziamo se vorrà portare le nostre ragioni al tavolo di discussione generale di cui ci ha parlato e “previsto per fine marzo inizio aprile”. 

E’ per noi in ogni caso un appuntamento troppo lontano, e fin da ora la informiamo che cercheremo, come sempre, di fermare il processo in atto ed evitare la posa della prima  pietra del “progetto Cucinella”. 

Anche lei, come molti di noi sostenitori della petizione, ha lavorato più di 35 anni  nell’attuale ospedale e anche lei sa che negli ultimi 25-30 anni non si è fatta  manutenzione, e non si è modificata l’organizzazione funzionale e sanitaria anche  con ristrutturazioni adeguate indispensabili per una medicina ospedaliera proiettata  nel terzo millennio.  Noi ci battiamo ora, perché rimesso a nuovo possa vivere per altri cento anni.“

 

Enrico Gnocchi 

Movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona

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