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A proposito delle prossime feste di Natale e fine d’anno, da passare  tra abbuffate e pranzi luculliani, sappiamo di renderci molto popolari ricordando che, secondo i dati ufficiali, circa la metà della popolazione italiana è in sovrappeso o addirittura obesa. Il che si traduce in un aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari, disturbi articolari, problemi ormonali, tumori, dislipidemia, pressione alta e molto altro ancora.

Ovviamente non è difficile capire se una persona è in sovrappeso/obesa (basta guardarla) e tuttavia, visto che la mente umana ha la tendenza a misurare tutto  e a dare a tutto un valore numerico, l’indice di massa corporea (BMI) viene ampiamente utilizzato per classificare le persone in base al rapporto tra peso e altezza. Il calcolo del BMI non è difficile, basta dividere il quadrato dell’altezza per il peso oppure, per chi ha difficoltà con la matematica, ricorrere ai calcolatori online (ad esempio https://www.salute.gov.it/portale/nutrizione/dettaglioIMCNutrizione.jsp?area=nutrizione&id=5479&lingua=italiano&menu=vuoto).

Il problema è che il calcolo del BMI considera il corpo umano come se fosse un cilindro, mentre troppo spesso ci si imbatte in persone che hanno il profilo di un uovo sodo oppure di pera kaiser, visto che la parte grassa si accumula più spesso  all’altezza di pancia, fianchi, natiche, cosce, lasciando al resto del corpo  un’immagine di normalità. Sarà per questo motivo che viene consigliata la massima prudenza nel visionare le fotografie sugli annunci dei cuori solitari, ove compare solo l’immagine a mezzo busto. Potrebbe quindi essere opportuno che, tra tutte le virtù elencate alla ricerca di un/una partner, potesse venire indicato anche il BMI che, non dimentichiamolo, a molti piace assai e può costituire un elemento estremamente importante nella scelta di un/una partner.

Tuttavia un grosso limite all’uso del BMI è dovuto al fatto che individui tonici, allenati e senza un filo di grasso ma con muscolatura molto sviluppata possono venire classificati come a rischio per le malattie sopra descritte, in quanto il loro BMI appare spesso  elevato.

Una recente proposta, che intende superare i limiti del BMI, suggerisce di utilizzare un altro indice, che prende il nome di BRI (body roundness index – indice di rotondità del corpo) il quale, oltre a considerare il peso, misura il girovita con un banale metro da sarto. Per chi volesse provare è possibile effettuare il calcolo di BRI online all’indirizzo https://bri-calculator.online/ e valutare quindi il proprio rischio di malattie legate all’aumento della circonferenza addominale.

Per i più raffinati esiste infine un altro tipo di misura denominata SAD (sagittal abdominal diameter ovvero misurazione del diametro sagittale dell’addome) da effettuare in posizione supina mediante l’impiego di uno strumento rassomigliante a un calibro: anche questa misura è in grado di segnalare il rischio di malattia che deriva dai nostri eccessi alimentari, specie di cibi ultra-processati.

A queste osservazioni qualcuno potrà ribattere che ormai tutte queste misure non servono più, visto che è a disposizione una pillola magica (in realtà si tratta di iniezioni) in grado di risolvere tutti i nostri problemi, sia estetici che di salute. Si tratta di farmaci recenti, denominati agonisti del recettore GLP1, in grado di controllare il diabete ma utilizzati in realtà da personaggi più o meno famosi di mezzo mondo per perdere peso. Tutto bene, anche se sarà necessario considerare alcuni aspetti importanti, ad esempio gli effetti collaterali a medio e lungo termine di questi farmaci, per ora troppo recenti per poter trarre conclusioni sulla loro sicurezza nel lungo periodo. Funzionano? In genere sì e consentono di perdere il 12% di peso in più rispetto all’acqua fresca. Purtroppo in certi casi non abbiamo grandi risultati  e comunque giova ricordare che sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale solo per il diabete resistente alle cure.  Purtroppo il loro prezzo non è alla portata di tutti: si tratta di prodotti assai cari e quindi, se proprio non riesci a perdere peso, almeno hai perso un sacco di soldi. Il che, in questa atmosfera natalizia, non può che spingerci con i piedi sotto il tavolo e mandare al diavolo il BMI, il BRI, il SAD e la semaglutide.

Buon Natale a tutti.

 

Pietro Cavalli

L'Editoriale

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