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Si allarga il fronto politico contrario alla destinazione del miglioramento del decoro urbano di Cremona dei fondi del risarcimento di 2.4 milioni di euro per il danno ambientale causato dalla Tamoil. Destinazione ‘imposta’ dal presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti e fatta propria dal sindaco Andrea Virgilio e dalla Giunta.  Alla conferenza stampa indetta stamattina in Sala Eventi sono intervenuti il capogruppo della Lega Jane Alquati, quello di Forza Italia Andrea Carassai, Alessandro Portesani di Novità a Cremona, Paola Tacchini capogruppo del Movimento 5 Stelle & Cremona Cambia Musica e Sergio Ravelli del Partito Radicale. Era presente anche Gino Ruggeri il cittadino che per primo si è costituito in giudizio per risarcire la città dall’inquinamento della raffineria. “Giù le mani dai fondi per il risarcimento dei danni provocati dalla Tamoil. Vanno destinati a progetti ambientali che possono comportare il migloramento della qualità dell’aria, del sottosuolo e della salute dei cittadini” è in sintesi quello che è emerso da tutti i presenti e che si trasformerà in una mozione che verrà presentata in consiglio comunale.

Fratelli d’Italia ha brillato per la sua assenza alla conferenza stampa odierna.

Come è noto il Comune dispone nei suoi bilanci di 2,4 milioni di euro, frutto del risarcimento ottenuto dalla Tamoil per il danno ambientale causato nei confronti dei nostri concittadini. Abbiamo convocato questa conferenza stampa perché come sapete esiste una delibera – la n. 21 del 2019 – che sancisce il vincolo di destinazione del risarcimento a favore di progetti ambientali per la città; progetti che dovrebbero essere elaborati da una commissione tecnico-scientifica da costituirsi su indicazione del sindaco, con una costante restituzione dei lavori al Consiglio Comunale –  ha detto Andrea Carassai, capogruppo di Forza Italia -. Il merito e il metodo indicati dalla delibera sono stati messi in discussione in questi giorni da Luciano Pizzetti e da Andrea Virgilio, secondo i quali sarebbe già confermata la volontà di spendere queste risorse in interventi di carattere ordinario che nulla hanno a che vedere con il miglioramento delle condizioni ambientali della nostra città”. Si vorrebbe infatti spenderli per la riqualificazione di piazza Roma. ”Per questo – ha aggiunto Carassai – intendiamo impegnare il Sindaco e la Giunta a mantenere il vincolo di destinazione delle risorse; a costituire la commissione di valutazione tecnico-scientifica; ad affidare alla Commissione Ambiente la raccolta delle proposte elaborate dalla commissione di valutazione per garantire una costante interlocuzione tra il Consiglio comunale e i tecnici e a quantificare annualmente gli stanziamenti in bilancio necessari a finanziare progetti di natura ambientale a favore della città. Quest’ultimo punto chiarisce come il risarcimento Tamoil non debba essere il punto di arrivo a seguito di un lungo iter giudiziario, bensì un nuovo inizio per coinvolgere quanti più interlocutori possibili (università, autorità sanitarie, associazioni ambientali e imprese) per elaborare assieme progetti di lungo periodo volti a migliorare l’ambiente di Cremona e la salute dei cittadini. Si tratta in poche parole di una scommessa per le generazioni future”.

Sergio Ravelli: ”Siamo sicuri di interpretare il pensiero dei cremonesi, tanto è vero che la mozione che sarà lanciata sabato prossimo ha già avuto decine di firme pur non essendo stata pubblicizzata. C’è un impegno preciso preso dal Comune e va rispettato”. Poi un accenno alla polemica apparsa sui mezzi d’informazione con il presidente del consiglio comunale Pizzetti. “Non ho mai avuto nemici ma avversari politici, come mi insegna la mia cultura radicale e liberale. Posso chiamare Pizzetti ancora un amico anche se ha dimostratro tutta l’arroganza del potere”.

“L’adesione di Giancarlo Storti, presidente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico, alla raccolta di firme per destinare il risarcimento di Tamoil al Comune per opere ambientali e non per manutenzione ordinaria, pone un grande interrogativo a tutta la politica locale. Che è semplicemente questo ? Qual è il vero Pd di Cremona ? Con quale partito di maggioranza anche noi della minoranza dobbiamo e vogliamo confrontarci. E’ il Pd di Storti ? Oppure quello di Luciano Pizzetti e Andrea Virgilio: rispettivamente presidente del Consiglio comunale e sindaco della città ? Diteci chi rappresenta il partito, le sue idee, le sue decisioni. Non è una questione di lana caprina o di vecchie convergenze parallele di sapore vagamente democristiano. E’ un tema centrale perché qui si parla di visioni di città e di soluzioni di temi diametralmente opposte all’interno dello stesso Partito Democratico”. Lo ha detto Alessandro Portesani, capogruppo in Consiglio comunale del gruppo ‘Novità a Cremona’.

”La coerenza interna del Partito Democratico è questione che deve essere risolta dai loro organismi. Il focus è tutto sul bene della città. Una diarchia così evidente, diventata perfino pubblica, non giova all’Amministrazione. Non fa bene alle istituzioni ostaggio di visioni diverse e perfino contrapposte. Non è giusto neppure per la politica locale che ora si trova di fronte a un dilemma gigantesco sul soggetto con cui interloquire. Con cui esprimersi per garantire ai cremonesi un’amministrazione pubblica che abbia un minimo di senso” aggiunge Portesani.

“Noi, come minoranza – conclude il capogruppo – siamo pronti al dialogo su temi di questa importanza: ricordiamo che non si parla di spiccioli ma di oltre due milioni di euro. Però vogliamo avere un interlocutore serio. Affidabile. Non vogliamo iniziare mediazioni o interlocuzioni con un partito bicefalo. E’ un sistema che non ci piace. E questo ai cremonesi che in giugno si sono espressi lo vogliamo dire a chiare lettere. E proseguiremo ad affermarlo in ogni sede”.

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