L’aggressività e l’animosità dei toni utilizzati dal presidente Roberto Mariani nella replica ai consiglieri provinciali del gruppo Centrodestra per Cremona, a tratti scomposta e confusa, tradisce la comprensibile preoccupazione per le sue responsabilità politiche e per quelle amministrative di coloro che a vario titolo hanno approvato i Budget 2024 e 2025 e il Bilancio 2024: Assemblea dei soci, Comitato di indirizzo e controllo e Cda.
Il presidente Mariani cercando di confondere un po’ le acque definisce le considerazioni dei nostri consiglieri provinciali “cose tecnicamente sbagliate, volutamente enfatizzate per fini politici”. Chiediamo allora al Presidente Mariani di chiarire meglio questa sua affermazione e di spiegare cosa ci sia di tecnicamente sbagliato nei dati di bilancio ufficiali che i nostri consiglieri provinciali ovviamente non hanno inventato, ma solo riportato e commentato.
La verità, invece, purtroppo per Mariani, è che i numeri del bilancio 2024 di Centropadane Srl sono a nostro giudizio preoccupanti e non lasciano spazio a interpretazioni: basti ricordare i dati inconfutabili della perdita di bilancio e del patrimonio netto.
Perdita di bilancio 2024.
Gli esercizi 2022 e 2023 hanno chiuso in utile rispettivamente di euro 9.584,58 euro e 17.592,46 mentre il bilancio 2024 approvato dall’assemblea dei soci il 30 giugno scorso consolida una perdita di euro 1.049.603,80.
Patrimonio netto della società.
Siamo allibiti dalle affermazioni del presidente Mariani che dichiara di non dover coprire le perdite perché “si è approvata un’operazione di azzeramento del capitale sociale utilizzando le riserve societarie”!
Ma Mariani vuole far passare tutti per fessi o dobbiamo credere che sia così sprovveduto da non essersi chiesto di chi erano i soldi utilizzati per costituire l’attuale patrimonio netto della società che è stato azzerato in un colpo solo?! Se non se lo fosse mai chiesto, sarebbe un po’ grave per un presidente di Provincia, però glielo spieghiamo noi: il patrimonio netto di Centropadane Srl era pari a euro 1.023.452,00, costituito da capitale sociale versato dai soci per euro 517.870,00 e riserve di capitale in conto conferimento, quindi versate ancora dai soci, per euro 500.000,00. E questo patrimonio della società, cioè soldi versati dai soci e quindi anche dalla Provincia di Cremona, è andato tutto “bruciato” in un batter d’occhio nel bilancio 2024, per coprire la perdita di bilancio pari a euro 1.049.603,80!
Questi risultati di bilancio sono il risultato di una non corretta gestione da parte della Provincia di Cremona e di Centropadane Srl. E’ bastato un solo anno di vita da questa “nuova gestione” targata PD e Fratelli d’Italia per chiudere con una perdita di oltre un milione di euro e per azzerare il patrimonio netto della società, che è passato da un valore positivo di euro 1.023.452,00 ad un valore negativo di euro 26.152,00.
Ma i nostri consiglieri provinciali continuando nell’analisi dei bilanci ufficiali della società e delle comunicazioni ufficiali della Provincia di Cremona, hanno anche individuato le due maggiori criticità che hanno generato questa enorme perdita di bilancio e di patrimonio.
La prima criticità fa riferimento al non rispetto del budget 2024 per un importo di euro 503.991,65 da parte della Provincia di Cremona relativamente agli incarichi che avrebbe dovuto affidare alla propria società in house. Nella relazione sulla gestione di Centropadane Srl del 12/06/25, si evince che a fronte di un previsto budget 2024 di affidamento incarichi per euro 934.654,53, la Provincia di Cremona ha assegnato a Centropadane Srl soltanto euro 430.662,88 mentre il restante importo lo ha affidato a professionisti terzi.
Centropadane Srl è una società in house con un bilancio che vive per l’80% di incarichi assegnati dai soci e soltanto il 20% del fatturato può essere rivolto verso soggetti esterni alla compagine sociale e avendo quasi una ventina di dipendenti interni assunti proprio per fare progettazioni e direzione lavori ha dei ricavi e dei costi fissi molto rigidi. Era quindi scontato che se la Provincia di Cremona non avesse rispettato gli impegni assunti con il budget 2024 e non avesse affidato circa 500.000,00 euro di incarichi alla propria società in house, questi mancati ricavi si sarebbero automaticamente tradotti tutti in perdite secche: come del resto è successo!!
Ricordiamo al presidente Mariani che non è stato un gesto “elegante” scaricare la responsabilità di questi mancati affidamenti nel 2024 sui tecnici della Provincia di Cremona, perché è palese, e non solo “agli addetti ai lavori”, che queste sono responsabilità politiche unicamente in capo a chi ha guidato la Provincia di Cremona nel 2024.
La seconda criticità, è relativa ad una quota delle rimanenze pari a euro 434.585,16 stornate e imputate a sopravvenienze passive. Fino al 2023 queste rimanenze sono state mantenute correttamente a bilancio; nel 2024 l’attuale Cda, invece di sollecitare le province di Cremona e di Brescia al saldo delle prestazioni professionali eseguite dalla società, ha deciso di stornarle e portarle a sopravvenienze passive.
Questa operazione ha portato un enorme beneficio alle due province che si sono viste cancellati con un solo colpo di spugna debiti per euro 434.585,16 nei confronti della loro società in house. Di contro, la stessa operazione ha invece affossato ulteriormente la perdita di bilancio 2024 di Centropadane Srl di oltre 400.000 euro e cosa ancor più grave ha tolto incassi futuri e quindi liquidità futura di pari importo alla società, che ora sembra non riesca nemmeno a pagare gli stipendi dei dipendenti.
Concludendo, una gestione della società da parte della Provincia di Cremona e del Cda di Centropadane Srl con risultati disastrosi anche se più che prevedibili, che non lascia spazi ad appelli. Senza una netta inversione di rotta, che oggi non vediamo nei fatti e soprattutto negli atti, il risultato negativo del 2024 è destinato a riprodursi nel 2025.
La lettura dei fatti ci direbbe che sia già stata pianificata un’exit strategy della Provincia di Cremona dalla compagine della società. Forza Italia, Lega e Udc credono invece che Centropadane possa avere ancora un valore strategico per il nostro territorio, esattamente come avviene per Consorzio.it.
I consiglieri provinciali del Gruppo Centrodestra per Cremona, che non hanno alcuna responsabilità nella gestione della società, non “ratificheranno” le scelte già assunte da Mariani e dalla sua maggioranza ed espresse da Giovanni Gagliardi durante l’assemblea del 30/06/25. Sono invece disponibili ad aprire un confronto trasparente con tutti i soci, i dipendenti della società e le loro rappresentanze sindacali sul presente e sul futuro della società partendo da un piano industriale reale e vincolante per i soci, un programma di assegnazione delle commesse, supportato da un piano economico che garantisca liquidità finanziaria alla società e che le consenta di erogare gli stipendi ai dipendenti con regolarità.
A Centropadane Srl non serve incaricare e pagare un nuovo consulente esterno “esperto”, ma nuovi amministratori preparati e un Direttore Generale all’altezza della sfida.
Gabriele Gallina
segretario provinciale Forza Italia
Simone Bossi
segretario provinciale Lega Cremona
Tiziano Filipponi
segretario provinciale Lega Crema
Giuseppe Trespidi
segretario provinciale UDC