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Cremona Musica International Exhibitions and Festival, il prestigioso festival dedicato agli strumenti musicali e alla musica di alta qualità, in questi tre giorni (28-30 settembre) di iniziative si distingue per la straordinaria partecipazione degli organari, veri e propri artigiani del suono, che presenteranno le loro opere (un esemplare nella foto centrale) sotto una nuova luce. In un’atmosfera di innovazione, il festival segna anche il debutto dell’Eletctric Sound Village, un ingresso che promette di arricchire l’esperienza sonora per musicisti e appassionati.

 Crema, con il suo essere l’unico sistema territoriale in Italia sull’arte organaria insieme con attività artigiane di produzione e restauro di organi a canne, il Museo dell’Arte Organaria e la Scuola di Arte Organaria, approda a Cremona con le numerose aziende operanti nell’organaria (fabbriche d’organi, di canne, di consolle d’organo, di parti d’organo) e diversi partner attivi, di cui 16 aziende e botteghe organarie con capofila l’ente Libera Associazione Artigiani di Crema, hanno firmato un accordo per la realizzazione di un progetto formativo che rivela una forte necessità di risorse formate da inserire nelle imprese del territorio regionale. Il percorso IFTS “Tecniche Innovative dell’Arte Organaria” coordinato da ITS Academy Cremona e finanziato da Regione Lombardia, è un’opportunità unica in Italia di formare personale con conoscenze tecniche, storiche, musicali, progettuali e manuali per la costruzione, manutenzione e riparazione degli organi a canne.

Negli ultimi anni c’è stata una ripresa da parte dei giovani che hanno iniziato ad avvicinarsi al restauro di organi – spiega Claudio Bonizzi, organaro -.  Il problema principale è sicuramente la manodopera, c’è bisogno di nuove leve perché sono tutti costruiti  a mano.  Con questo corso di mille ore, 500 in aula e 500 di tirocinio in azienda, speriamo di formare nuovi organari.

Per restaurare un organo piccolo ci vogliono almeno 800 ore, sino ad arrivare a migliaia di ore per quelli più grandi, il 95% del costo è la manodopera altamente specializzata. Ogni ditta, in un anno, lavora al massimo su 8/10 strumenti. Per fare questo lavoro – conclude Bonizzi  – ci vuole tanta passione, siamo come dei marinai di terra, sempre in giro, anche all’estero, non dobbiamo mai stancarci di viaggiare

 ”La presenza dell’arte organaria di Crema è il segnale di un territorio che si unisce con l’obiettivo di mostrare sinergicamente le nostre eccellenze al mondo. Il percorso di crescita e di allargamento merceologico della fiera è il risultato di un gioco di squadra – dichiara il presidente di Cremonafiere Roberto Biloni – Stiamo già lavorando per la prossima edizione per rinforzare le collaborazioni e porre nuove basi per ulteriore crescita con la certezza che la musica unisce. L’artigianalità la cultura, la tradizione che ci caratterizzano creano conoscenza e passione e questo è un ottimo presupposto per la crescita.”

Novità di questa edizione anche l’innovativo dialogo con la contemporaneità del mondo elettrico, con l’Electric Sound Village, il futuro che avanza rispetto al passato, tra sapienza, ricerca e generi musicali diversi che desiderano raccontare una storia che guarda lontano.

“I valori dell’artigianalità, dell’espressività, della capacità di costruire ottimi strumenti, tipici di questo territorio, sono stati traslati all’interno della liuteria elettrica per creare un dialogo tra ciò che proviene da cinque secoli fa e ciò che è nato settant’anni fa con la musica rock–  afferma Stefano Prinzivalli, coordinatore Electric Sound Village –. In questi giorni è possibile ammirare una delle prime chitarre di B.B.King, il basso di Sting, un prototipo costruito dalla Fender per gli Iron Maiden, quella usata da Steve Vai e il basso di Glenn Hughes dei Deep Purple e tanti altri cimeli della storia del rock”

La kermesse di eventi regala oggi anche incontri speciali presso l’Area Eventi Acoustic Guitar Village, come “La musica tra passione e professione” grazie al talk Simone Bertolotti, 44enne cremonese, pianista, tastierista, compositore e produttore musicale, che ha iniziato la sua carriera collaborando con artisti italiani di spicco come Gianluca Grignani, Ron e Laura Pausini, fondatore del WhiteStudio a Cremona, dove produce diverse stelle della musica italiana. Al suo finaco  Andrea Torresani, classe 1982 con un background musicale che affonda le origini nel pianoforte e poi arriva al basso, che nella sua carriera ha collaborato con artisti di grandissimo spessore, tra cui Franco Battiato, Eros Ramazzotti, Emma Marrone, Vasco Rossi e Biagio Antonacci.

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