Al Presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani
”La ringraziamo di averci ricevuto e concesso due ore del suo tempo per ascoltare le nostre proposte in merito alla costruzione del nuovo Ospedale di Cremona.
Dopo esserci presentati, abbiamo ripetuto, come in cento altri incontri, le nostre ragioni che sostengono l’obiettivo che sta scritto nel nome del nostro movimento. Il nostro incontro ha avuto la finalità di informarla del nostro lavoro di opposizione, che risale al luglio 2023, ma era anche finalizzato a consegnarle la lettera e il documento cartaceo della proposta di un progetto, già peraltro inviato a lei e a tutti i sindaci della provincia di Cremona come responsabili della salute dei loro cittadini. Il lavoro che abbiamo, e continueremo a fare, è spinto dalla consapevolezza che i responsabili di questa decisione di un nuovo ospedale a Cremona non abbiano valutato in modo oggettivo l’opzione di una riqualificazione, e di questo vogliamo informare i cittadini quali veri fruitori dell’Ospedale.
Come le abbiamo riferito, se ci sono documenti che provano il contrario, per trasparenza verso i cittadini, devono essere resi pubblici nella loro interezza, e ogni cittadino ha il diritto di contestarli e di proporre una alternativa con un progetto concreto che sostenga una tesi contraria a quella sommariamente fatta da “professionisti” che, è pur lecito pensare, non sono infallibili e anch’essi possono non aver considerato ciò che noi invece abbiamo considerato valido e scritto in questa proposta di progetto.
Le ribadiamo quindi quanto detto in riunione: se i responsabili della decisone di costruire un nuovo ospedale sono sicuri che non ci sono alternative, non sarà per loro impossibile che venga confermato da uno studio di professionisti non scelti dall’Asst che il nostro progetto non rispetta gli obiettivi tecnico-funzionali e con costi notevolmente inferiori al progetto vincitore di Cucinella .
Lo studio professionale, verificata la plausibilità della nostra bozza di progetto, avrà il compito di dettagliare un suo progetto di fattibilità tecnica ed economica che maggiormente si avvicini alle caratteristiche tecniche-funzionali ed economiche del progetto dell’architetto Cucinella.
Se sono stati premiati con 200.000 euro i 4 migliori finalisti, e con 1.200.000 euro il vincitore, del concorso internazionale vinto da Cucinella, non pensiamo sia impossibile finanziare un compenso congruo per chi si vorrà cimentare con un concorso di Idee (procedura prevista dal Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs. 36/2023) che consente alla Pubblica amministrazione di raccogliere proposte progettuali innovative per la realizzazione di opere pubbliche. Si tratta di una competizione aperta a professionisti (architetti, ingegneri, urbanisti, ecc.) per individuare nuove soluzioni tecniche, funzionali o estetiche) per poi verificare le migliori prestazioni e i possibili minori costi rispetto al “progetto Cucinella”.
Da una spesa di piccola entità potrebbe scaturire un risparmio mille volte superiore.
In merito al fatto che la nostra proposta di un progetto non ha nessun valore in quanto non è firmata da un professionista, vorremmo sottolineare che quanto lei ha detto in merito è una pietra tombale alla partecipazione attiva dei cittadini.
Il progetto di riqualificazione che abbiamo presentato è una proposta con una soluzione tra le molte soluzioni possibili per riqualificare l’Ospedale e ha cittadinanza presso la Corte dei Conti a cui intendiamo ricorrere nel caso non venga riaperto un dialogo costruttivo tra il Movimento e la dirigenza dell’Asst di Cremona..
A sostegno della nostra ipotesi abbiamo il consenso di 6.000 firme, e una proposta concreta che abbiamo sottoposto alla Direzione Generale dell’Asst di Cremona, a tutti i sindaci della provincia di Cremona ed ora anche a Lei affinché venga smentito confrontandolo, se veramente esiste, con un documento che presenti precisi e verificabili calcoli che provino l’impossibilità di riqualificare, e con costi superiori e con più anni di lavoro. Documento sempre citato dai dirigenti dell’Asst, ma mai reso pubblico.
La ringraziamo se vorrà portare le nostre ragioni al tavolo di discussione generale di cui ci ha parlato e “previsto per fine marzo inizio aprile”.
E’ per noi in ogni caso un appuntamento troppo lontano, e fin da ora la informiamo che cercheremo, come sempre, di fermare il processo in atto ed evitare la posa della prima pietra del “progetto Cucinella”.
Anche lei, come molti di noi sostenitori della petizione, ha lavorato più di 35 anni nell’attuale ospedale e anche lei sa che negli ultimi 25-30 anni non si è fatta manutenzione, e non si è modificata l’organizzazione funzionale e sanitaria anche con ristrutturazioni adeguate indispensabili per una medicina ospedaliera proiettata nel terzo millennio. Noi ci battiamo ora, perché rimesso a nuovo possa vivere per altri cento anni.“
Enrico Gnocchi
Movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona