In questi giorni circola all’interno della società canottieri Baldesio un appello con il quale i soci sono invitati a esprimere sostegno ad Alberto Corazzi, Federico Cerra e Paola Arisi che, si legge nello scritto, ”si vedono negato l’accesso ai documenti e ai verbali dell’Associazione”. A fronte di questo diniego, sostengono i tre soci, ”ci siamo determinati ad agire in giudizio per ottenere quanto dovrebbe essere garantito”.
Qui sotto il testo dell’appello.
”Noi sottoscritti, soci della Canottieri Baldesio Associazione Sportiva Dilettantistica, desideriamo manifestare con forza il nostro sostegno ai soci Alberto Corazzi, Federico Cerra e Paola Arisi, i quali, dopo reiterate e legittime richieste, hanno visto negato l’accesso ai documenti e ai verbali dell’Associazione, e si sono dunque determinati ad agire in giudizio per ottenere quanto dovrebbe essere loro garantito.
Questi soci, che agiscono nel pieno rispetto delle norme e con spirito di lealtà verso l’Associazione, non stanno facendo altro che rivendicare un diritto fondamentale: la possibilità di accedere alla documentazione dell’ente per assicurarsi che ogni atto sia trasparente, corretto e conforme ai principi dettati dalla legge, dallo statuo e dai regolamenti dell’Associazione. Tale accesso è il fondamento stesso della fiducia tra soci e organi direttivi, senza il quale viene meno ogni presupposto di partecipazione consapevole alla vita associativa.
Riteniamo che il persistente rifiuto di concedere loro l’accesso a tali documenti sia inaccettabile e lesivo non solo dei diritti dei soci direttamente interessati, ma di tutti noi, membri di questa Associazione, che crediamo e investiamo in un’istituzione retta su principi di trasparenza e correttezza. Tale trasparenza non è solo un obbligo formale, ma un dovere morale che ogni Consiglio Direttivo deve rispettare per il bene dell’intera comunità dei soci.
Esprimiamo dunque, con convinzione e fermezza, il nostro sostegno alle iniziative relative alla richiesta di accesso alla documentazione dell’associazione che verranno intraprese dai soci Alberto Corazzi, Federico Cerra e Paola Arisi e ci uniamo al loro appello per ottenere finalmente chiarezza”.
Alberto Corazzi
Federico Cerra
Paola Arisi
Chi è interessato a sostenere l’appello può telefonare al numero 335.6690882.