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Nel corso della conviviale del Rotary Cremona Po al Ristorante del Golf, Andrea Marchesi, presentato dal presidente del Club Vittoriano Zanolli, ha tenuto una relazione sul tema ‘Come modernizzare il Rotary?‘. Grazie all’ausilio dell’AI (Intelligenza Artificiale) ha creato un originale e stimolante parallelo tra le radio private, nate in Italia cinquant’anni fa, e il Rotary. Questa relazione ha dato vita a un coinvolgente dibattito tra i numerosi  soci, il relatore e il presidente.

COME MODERNIZZARE IL ROTARY

  1. Progetti di servizio più visibili e diretti 

Il Rotary è noto per i suoi grandi progetti globali come la campagna contro la polio, ma  l’impatto di queste iniziative a livello locale a volte non è percepito. Per modernizzare  l’immagine, i club potrebbero: 

  • Puntare su progetti a impatto locale: organizzare eventi e iniziative che beneficino  direttamente la comunità, come pulizie di parchi, supportare rifugi per animali o  creare orti urbani. L’importante è che il risultato sia tangibile e immediatamente  visibile ai residenti. 
  • Comunicare il “prima e dopo”: usare i social media per mostrare come un progetto  ha trasformato una situazione, ad esempio documentando la ristrutturazione di  un’area gioco o la donazione di attrezzature a una scuola. Questo crea una narrativa  visiva potente e coinvolgente. 
  1. Modernizzare la comunicazione 

L’immagine del Rotary deve riflettere la sua missione di servizio in modo contemporaneo.  Questo richiede un cambiamento nell’approccio alla comunicazione: 

  • Rinnovare i canali digitali: creare profili social attivi (Instagram, TikTok, Facebook)  con contenuti freschi e originali, come video brevi, interviste ai soci e aggiornamenti  sui progetti. Un sito web moderno e intuitivo è fondamentale. 
  • Usare un linguaggio inclusivo: abbandonare la formalità eccessiva e usare un tono  più colloquiale e aperto, che comunichi empatia e voglia di agire. Le storie dei soci e  il loro impegno personale sono molto più efficaci delle comunicazioni istituzionali. 
  • Collaborare con influencer e giovani professionisti: invitare influencer locali o  personalità del mondo digitale a partecipare agli eventi o a parlare delle iniziative del  club può aiutare a raggiungere un pubblico più ampio e giovane. 
  1. Ripensare gli incontri e le attività 

La percezione del Rotary come un “club per uomini anziani” deriva spesso dalla struttura  degli incontri e degli eventi. Per renderli più dinamici e inclusivi: 

  • Rivedere il format delle riunioni: non tutte le riunioni devono essere formali e in  orario d’ufficio. Si potrebbero organizzare incontri serali informali (ad esempio, un  aperitivo), workshop su temi specifici, o attività all’aperto che promuovano il  networking in un ambiente più rilassato.
  • Creare programmi di mentorship: i soci più esperti possono fare da mentori a  studenti e giovani professionisti. Questo non solo attira nuovi membri, ma rafforza il  ruolo del Rotary come piattaforma di sviluppo professionale. 
  • Promuovere la diversità: incoraggiare l’ingresso di soci di tutte le età, generi,  nazionalità e background professionali. La diversità porta nuove idee, prospettive ed energie, che sono vitali per la crescita del club. 
  1. Coinvolgere le nuove generazioni 

Le nuove generazioni non sono disinteressate al servizio, ma cercano un approccio più flessibile e un impatto immediato. Per attrarle, il Rotary dovrebbe: 

  • Sostenere i club Rotaract e Interact: questi sono i club “junior” del Rotary,  rispettivamente per giovani adulti e adolescenti. Aiutarli a crescere e a realizzare i loro  progetti rafforza l’intera organizzazione. 
  • Aprire le porte agli “amici del Rotary”: non tutti possono o vogliono diventare soci  a pieno titolo. Creare un percorso per i volontari occasionali, che possono partecipare  a singoli progetti senza l’impegno economico e di tempo di un socio, può ampliare la  base di supporto e far conoscere il club a un pubblico più vasto.

ROTARY & RADIO 

Punti di contatto: le similitudini 

  1. Identità e Valori condivisi (il “Brand”) 
  • Rotary: I soci si riconoscono in un insieme di valori chiari: il “servizio al di sopra del  sé”, l’amicizia, l’integrità e la leadership. Questi valori formano l’identità del club e  sono il collante che tiene insieme la community. 
  • Media/Radio. Una radio non è solo musica o notizie, ma un’identità. Il pubblico si  fidelizza perché si riconosce nel “tono”, nel tipo di contenuti (informazione,  intrattenimento, ecc.) e nei valori che la radio trasmette. La community si forma  intorno al brand della radio. 
  1. L’importanza dell’engagement (il “coinvolgimento”) 
  • Rotary: Il coinvolgimento dei soci è fondamentale. Le riunioni, i progetti di servizio, le  attività sociali sono tutti strumenti per mantenere i membri attivi, motivati e connessi  tra loro. L’engagement si misura in partecipazione, assiduità e proattività. 

      • Media/Radio: L’engagement del pubblico è vitale per il successo. Le radio usano call-to action, concorsi, sondaggi e interazioni sui social media per spingere gli  ascoltatori a partecipare, a sentirsi parte di qualcosa. Un ascoltatore passivo è meno  prezioso di uno che interagisce attivamente. 

  1. Il Ruolo del “leader” o “facilitatore” 
  • Rotary: Ogni club ha un presidente e una leadership che definiscono la rotta,  organizzano gli eventi e mantengono un senso di coesione. Il leader del club è il  facilitatore di questa community, che crea le opportunità di incontro e di servizio. 
  • Media/Radio: Il conduttore radiofonico (o la redazione) è il “leader” della  community. È la voce che guida, che stabilisce il tema della conversazione e che  modera l’interazione del pubblico. La sua personalità è un elemento chiave per la  fidelizzazione. 
  1. Il senso di appartenenza e l’esclusività 
  • Rotary: L’appartenenza al Rotary offre un senso di appartenenza a un gruppo d’élite,  con un’esperienza di networking e di servizio che non si trova altrove. C’è un rito di  ingresso e un senso di “noi” che è molto forte. 
  • Media/Radio: Le radio, soprattutto quelle di nicchia o con un pubblico molto fedele,  creano un senso di “tribù”. Il pubblico si sente parte di una cerchia ristretta di  persone che condividono gusti musicali o interessi specifici, e questo rafforza la  fedeltà.

Punti di rottura: le differenze 

  1. Il tipo di relazione 
  • Rotary: La relazione tra i soci è bidirezionale e profonda. È basata sull’amicizia e sulla  collaborazione diretta in progetti concreti. Il Rotary è un’organizzazione di  volontariato dove i membri agiscono in prima persona. 
  • Media/Radio. La relazione con il pubblico è spesso più unidirezionale o, seppur  interattiva, mediata dal mezzo. Il pubblico interagisce con il conduttore o con la  redazione, ma raramente con gli altri membri della community in modo così  strutturato e diretto. 
  1. L’azione e lo scopo 
  • Rotary. La community si forma per un obiettivo comune e tangibile: il servizio alla  comunità. I progetti sono il cuore dell’organizzazione. 
  • Media/Radio. L’obiettivo principale è l’intrattenimento o l’informazione. L’azione  sociale può essere un’attività secondaria (es. una raccolta fondi), ma non è il motivo  primario per cui la community si forma e si mantiene. 
  1. La struttura organizzativa 
  • Rotary: È un’organizzazione formale, con una struttura gerarchica (club, distretti,  Rotary International), quote associative e regole precise. 
  • Media/Radio. La community è più liquida e informale. L’interazione avviene su canali  digitali e la partecipazione non ha vincoli formali o economici (se non quelli indiretti,  come l’acquisto di merchandise o la partecipazione a eventi a pagamento). 

Altro tema fondamentale: la percezione pubblica 

Il Rotary può smettere di essere visto solo come un’organizzazione che fa beneficenza e  iniziare a comunicare come una piattaforma di leadership, sviluppo professionale e  azione sociale. Come? 

Sviluppare il “brand” del Rotary 

Invece di concentrarsi solo sulle donazioni, il Rotary potrebbe promuovere attivamente i suoi  soci come leader e innovatori

  • Mostrare l’impatto a 360 gradi: il Rotary non si occupa solo di sanità o istruzione. I  club potrebbero mostrare come le loro attività affrontano problemi urgenti, come il  cambiamento climatico, la disuguaglianza sociale o la lotta alla povertà locale.
  • Valorizzare i soci: il Rotary è un network di professionisti di alto livello. I club  potrebbero organizzare eventi e incontri dove i soci possono condividere le loro  competenze, fare da mentori e offrire consulenze gratuite. Questo rafforza il ruolo del  club come incubatore di talenti. 
  • Essere al passo con i tempi: perché non organizzare un evento a tema “Rotary e  Intelligenza Artificiale”? O “Rotary e lo sviluppo sostenibile”? Mostrare che il club è  aggiornato e pronto a confrontarsi con le sfide del futuro è un ottimo modo per  attirare nuove persone. 

Come colpire le nuove generazioni? 

  • Trasparenza finanziaria: comunicare in modo chiaro dove vanno i soldi raccolti è  fondamentale. Mostrare con grafici e dati l’impatto di ogni donazione costruisce  fiducia e spinge altri a contribuire. 
  • Inclusività e diversità: il Rotary deve essere proattivo nel reclutare soci di ogni etnia,  genere e orientamento sessuale. Per i giovani la diversità può essere una risorsa che  porta nuove idee e prospettive.

 

ANDREA MARCHESI

Nato a Cremona nel 1973, diplomato al liceo scientifico Aselli, laureato in Filosofia all’Università Statale di Milano, Andrea Marchesi fa il suo esordio nel ’93 a Studio Radio di Cremona alla conduzione del programma ‘House Party’ parallelamente a un’esperienza come redattore al quotidiano Cronaca Padana con recensioni discografiche, interviste a dj locali e ‘night life’. In coppia con Michele Mainardi, compagno di classe con cui divide la passione per la consolle, inizia a lavorare come dj nei locali di Cremona e  provincia. Nel 2001 viene contattato da Radio Kiss Kiss per la conduzione della fascia pomeridiana e coinvolge l’amico Michele: nasce così la coppia radiofonica Andrea e Michele. Nel 2004 la coppia passa a Radio Italia Network alla conduzione del morning show ‘I 2 senza’. Nel 2005 il sogno si realizza: passare a Radio Deejay. Da quell’anno e sino al 2007 mattatori della domenica pomeriggio in ‘Due a zero’. Dal 2007 passano alla conduzione di ‘Deejay 6 tu’, programma in cui prende corpo anche la rubrica ‘Alta infedeltà’ dalla quale nascono due libri. Dal 2022 Andrea e Michele passano alla conduzione di ‘Andy & Mike’.

Marchesi è stato speaker per radio in-store aziendali e per podcast. Dopo un breve stage nella tv locale Telecolor come lettore del tg, nel 2000 lavora come redattore nel programma di Raidue ‘Affari di cuore’ condotto da Federica Panicucci. Vanta altre esperienze televisive insieme con Michele, tra cui ‘Quelli che il calcio’, programma condotto da Simona Ventura.

Andrea e Michele lavorano come presentatori-animatori in tutti gli eventi targati Radio Deejay. Collaborano a eventi aziendali per importanti brand tra i quali Ferrari Trento, Samsung, Adidas, Juventus FC, Audi, Volkswagen, Crédit Agricole, Bossoni Automobili, Mille Miglia. Dal 2015 Andrea e Michele sono consulenti di Madonna di Campiglio col ruolo di direttori artistici degli eventi.

Dal 2016 sono consulenti delle Botteghe del Centro di Cremona nella realizzazione del format STRADEEJAY, grande evento da piazza dedicato alla storia della musica da discoteca e ai dj locali.

 

Nella foto centrale Andrea Marchesi durante la presentazione

Sotto il link del lavoro eseguito  da Andrea Marchesi con l’AI

 

Rotary-Club-e-Radio-Un-Viaggio-tra-Storia-Valori-e-Comunicazione-Moderna (1)

 

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